Calciomercato: Paulinho-Inter, altro indizio per il “no”

Paulinho (Getty Images)

CALCIOMERCATO INTER FUTURO PAULINHO / SAN PAOLO (Brasile) – Diceva bene, il ‘bravo’ di Don Rodrigo, nell’orecchio di Don Abbondio: “Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”. La storia dei Promessi Sposi trapiantata nell’era moderna, nel calcio. Mai frase pià appropriata per scrivere i titoli di coda a una delle novelle ‘mercatare’ più famose degli ultimi tempi: quella tra Paulinho e l’Inter. Il centrocampista brasiliano del Corinthians fu a un passo nell’estate scorsa dal firmare un contratto con la società nerazzurra: era tutto fatto, o quasi. D’improvviso il dietrofront, con il giocatore verdeamarelo che proprio sul più bello decise di prolungare il suo legame affettivo e monetario col ‘Timao’ fino al giugno del 2015.

Capitolo chiuso – Il corteggiamento interista perdurò fino allo scorso gennaio, quando ormai la frittata era già bella che pronta: 18 milioni, come da clausola rescissoria, la richiesta economica del club di San Paolo per liberare il ventiquattrenne. Come dire, è invendibile. “Le offerte che aveva fatto l’Inter erano interessanti, ma io avevo paura che in futuro mi sarei pentito della decisione presa”, questa l’ultima dichiarazione rilasciata alla stampa brasiliana da Paulinho. Il capitolo si è chiuso, difficilmente a giugno l’Inter tornerà sulle sue tracce, anche perché l’investimento ‘pesante’ è stato poi spostato su Mateo Kovacic, acquistato inaspettatamente a fine mercato di ‘riparazione’ per circa 11 milioni di euro più bonus.

Paulinho e Pato ('corinthians.com.br')

Testimonial – Sempre restando in tema di matrimoni, quello tra Paulinho e il Corinthians dovrebbe durare molto a lungo, almeno fino alla conclusione dei prossimi mondiali, nel 2014 in Brasile. Il mediano ha posato come ‘testimonial‘ – insieme a Pato – all’evento di presentazione delle nuove maglie del ‘Timao’, che verranno utilizzate nella prossima stagione. “E’ importante che la base sia stata mantenuta. I dirigenti del Corinthians stanno lavorando molto bene per mantenere nel team i propri giocatori”. Altro indizio che avvalora la tesi del “no”. No all’Inter, né domani, né mai.

 

Raffaele Amato

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