INTER DEFERIMENTO MORATTI / MILANO – “E’ ovvio e conseguente”. Moratti ha così striminzitamente commentato il deferimento comminatogli dalla Procura della Federcalcio – “per avere espresso, mediante le dichiarazioni pubblicate su organi di informazione, giudizi e rilievi lesivi della reputazione ed in particolare della buona fede e della imparzialità degli ufficiali di gara e, conseguentemente, della regolarità del campionato a causa dell’operato degli arbitri, così ledendo la reputazione degli Organismi operanti nell’ambito della Figc, nonché il prestigio e la credibilità della medesima Istituzione Federale” – dopo le accuse lanciate alla classe arbitrale al termine della sconfitta con l’Atalanta, nella quale ai bergamaschi venne concesso dal direttore di gara, il signor Gervasoni, un rigore del tutto inesistente.
Deferita anche la stessa Inter, in quanto Moratti è il primo rappresentante del club. Il presidente nerazzurro ora rischia una squalifica a tempo (secondo la stampa nazionale, ndr), che non gli permetterebbe di svolgere alcune precise mansioni – trattative di mercato, presenza in Lega Calcio o negli spogliatoi prima durante e dopo le partite – o al massimo una ammenda e una inibizione.
Nel giro di poco tempo verrà fissata la data dell’udienza davanti la Commissione Disciplinare. L’eventuale sentenza potrà poi essere impugnata dalla società nerazzurra dinanzi alla Corte di Giustizia Federale.
R.A.