CALCIOMERCATO INTER FUTURO MOURINHO / MADRID (Spagna) – Al cuor non si comanda: verissimo. Ma nemmeno al vile denaro ci si può opporre. Massimo Moratti, se fosse nelle condizioni economiche vantaggiose di qualche anno fa, certamente avrebbe fatto di tutto, e di più, per riportare all’ovile il tanto amato José Mourinho, con cui l’Inter è riuscita a vincere la desiderata Champions League nella stagione d’oro del triplete: 2009-2010. Il tecnico portoghese, che spera di regalare al suo Real Madrid la ‘decima’, ora in semifinale affronterà gli ‘sbarbati’ del Borussia Dortmund, è sempre in contatto con il patriarca nerazzurro, il quale in passato ha spesso seguito i suoi ‘consigli’ tecnici e mediatici. Ma la ricongiunzione astrale tra i due è destinata a rimanere teorica, perché l’economia del club meneghino, identica a quella del calcio italiano in generale, non consente pià squilli di trombe roboanti, a maggior ragione in mancanza della tanto agognata Champions League, distante attualmente, parliamo in termini di classifica, ben nove punti, la quale versa cascate di milioni nelle casse delle compagini che vi partecipano.
REALTA’ E SUGGESTIONE – Lo ‘Special One’, buttati via i panni del romantico cantore, al termine della stagione dovrebbe stralciare il suo contratto con le ‘Merengues’, in scadenza nel 2016, per accasarsi nuovamente al Chelsea, ora che il rapporto, prima gelido come il Polo Nord, con il magnate Abramovich sembrerebbe essere ritornato cordiale come dieci anni fa. Però, sulle tracce del super manager ci sarebbe, notizia dell’ultima ora rivelata dal ‘Mirror’, anche il Monaco (serie B francese) del patron Dmitry Rybolovlev, riccone russo che sarebbe pronto a offrirgli 12 milioni di sterline all’anno, circa 15 milioni di euro. Il club del Principato è guidato tuttora da Claudio Ranieri, antico ‘nemico’ del Mou, il quale sta conducendo la squadra verso la promozione in Ligue 1. Proposta vantaggiosissima, con un’unica discriminante: la Champions League, manco a dirlo. La società bianco-rossa non potrà parteciparvi, per ovvi motivi, nell’anno calcistico che verrà. I soldi contano molto per il portoghese, come per tutti d’altronde, ma il prestigio non può essere certamente messo in secondo piano. Nemmeno da chi crede – in fondo lo è davvero – di essere ‘speciale’.
Raffaele Amato