INTER VID BELEC / MILANO – “Quello del portiere è il ruolo più difficile…”. Ventitré anni da compiere il prossimo 6 giugno, Vid Belec non ha mai convinto appieno la società nerazzurra, tanto che lo scorso gennaio, in sostituzione dell’infortunato Castellazzi, son stati spesi soldi e fatica – indennizzo da 300.000 euro circa alla Lazio, più ingaggio di poco superiore al milione per i prossimi quattro anni – per ingaggiare l’argentino Juan Pablo Carrizo. Tribunaro nella stagione 2009-2010, quella del ‘Triplete’, eterno panchinaro nell’attuale. E il prossimo anno? “In Italia mi trovo benissimo – ha aggiunto lo sloveno ai microfoni del canale tematico nerazzurro -. Mi piacerebbe rimanere qui (‘qui’ inteso come Inter o Italia?) anche nel 2012-2013: c’è da dire che in stanza con Handanovic mi trovo a meraviglia”.
Belec, ex compagno di squadra anche di Julio Cesar, si prodiga elencando la differenze caratteriale tra il brasiliano e l’attuale numero uno della ‘Beneamata’: “Samir è un ragazzo serio, soprattutto durante gli allenamenti. Julio ha un carattere completamente diverso, credo in questo conti molto da dove vieni“. A Crotone, in cadetteria, ha trovato la consacrazione; ma in passato, Vid, non pensava certo al mondo ‘pallonaro’: “Ho iniziato col tennis, poi un bel giorno ho iniziato a giocare a calcio. Quello del portiere è il ruolo più difficile”.
Esordio stagionale col Vaslui, dopo l’espulsione (con rigore) di Castellazzi: “Purtroppo quel rigore non sono riuscito a pararlo, avrei potuto fare sicuramente meglio. Quando una partita inizia dal primo minuto è sicuramente meglio, ti prepari meglio e vivi la partita. E’ molto diverso”. Progetto personale per il futuro: “Non ho mai ultimato gli studi, ma sto pensando di farlo seguendo un percorso universitario“, ha concluso Belec.
R.A.