INTER JAVIER ZANETTI / PAVIA – Javier Zanetti non ha alcuna intenzione di tirare i remi in barca. Nemmeno dopo il pesante infortunio – rottura del tendine d’Achille -, il quale lo terrà lontano dai campi di gioco per circa 6-8 mesi: “Il mio obiettivo è quello di tornare più forte di prima – ha dichiarato all’uscita del Policlinico ‘San Matteo’, dove sono stati effettuati gli esami al suo piede sinistro -. Io ci credo. Dovevo cambiare gomme dopo tanti chilometri… Mi spiace per come sia andata la stagione. L’infortunio può capitare, fa parte del mestiere, ora la cosa più importante è la squadra”.
LA FORZA DEI NUMERI UNO – Il capitano nerazzurro non vuol chiudere la sua straordinaria carriera con un così pesante infortunio: “Decideremo quando operarmi. Non mi hanno ancora detto tempi, ma la mia carriera non è certo finita, l’importante è guarire bene. La cosa che voglio di più è tornare con i miei compagni. Mi dispiace non poter dare loro una mano in questo finale di stagione, ma sono fiducioso, ce la possono fare a raggiungere l’Europa League“.
TRA AFFETTO E DEFICIENZA – A Zanetti sono stati recapitati tanti messaggi di affetto e solidarieta: “Ringrazio i tifosi, il presidente Moratti, i colleghi e i tanti che mi hanno fatto sentire il loro affetto”. Dalla curva sud dei tifosi del Milan, ieri sera in occasione della sfida tra i rossoneri e il Catania, anche dei cori beceri nei suoi confronti, a dimostrazione che la madre dei deficienti (per usare una espressione positiva) è purtroppo sempre incinta: “Succede sempre, l’importante è che siano più quelli che mi vogliono bene”, ha commentato con eleganza l’argentino.
STRAMACCIONI – Il numero 4 nerazzurro dribbla sul futuro di Andrea Stramaccioni, : “Si riparte con il giovane tecnico? Non lo so, conta finire bene questo campionato. Non farò io le valutazioni, ma c’è chi sta già pensando a costruire un’Inter ancora più forte”.
R.A.