Inter, le correnti di pensiero su Stramaccioni

Andrea Stramaccioni (Getty Images)

INTER STRAMACCIONI FUTURO / MILANO – Un bel dilemma. Stramaccioni sì, o Stramaccioni no? I tifosi sono più che mai divisi, tra chi pensa e crede che il giovane tecnico non abbia potuto a causa dei tanti infortuni dimostrare appieno il suo valore, o chi è invece fermamente convinto che alla sua avventura sulla panchina nerazzurra debba essere posta la parola fine per poi cominciare un nuovo corso con un allenatore più esperto e con maggiore carisma. All’interno della società, purtroppo (non è la prima volta, ndr), è sorta una ‘spaccatura‘ sulla spinosa questione.

C’è la corrente di pensiero del direttore generale Fassone, il quale da tempo starebbe spingendo per portare a Milano Walter Mazzarri e il d.s. del Napoli Bigon, con i quali ha già lavorato fino alla passata stagione. C’è quella di Branca (e forse Ausilio), il quale non ha più pienamente fiducia nel tecnico romano, probabilmente dopo aver ascoltato anche i pareri dei giocatori più rappresentativi: ovviamente il d.t. non appoggia il pensiero di Fassone, facile capire il perché.

Sarà quasi impossibile, tra l’altro, che avvenga una sorta di presa di posizione forte contro Stramaccioni della coppia dirigenziale, soprattutto perché il loro datore di lavoro, ovvero Massimo Moratti, è convinto – non sappiamo fino a che punto – che la sua ‘scoperta’ meriti un’altra chance dopo questa a dir poco turbolenta stagione. Anche per due motivi molto semplici: le alternative non lo fanno impazzire, e al contempo non ci sono abbastanza soldi per ingaggiare un nuovo allenatore con un pedigree di tutto rispetto, il quale giustamente pretenderebbe delle garanzie tecniche ed economiche prima di firmare.

E infine, se il suo tanto decantatato ritorno a Milano dovesse finalmente avverarsi (se ne parla da più di un anno), potrebbe esserci una quarta corrente di pensiero: quella del brasiliano tuttofare Leonardo. Il quale avrebbe il diritto di sponsorizzare un tecnico di lui gradimento. La conclusione, comunque, la scriverà, come sempre è accaduto, Massimo Moratti. “Carta bianca a tutti, ma alla fine comando io”.

 

Raffaele Amato

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