INTER MORATTI VERTICE STRAMACCIONI / MILANO – Stramaccioni era apparso molto più che sereno al termine del faccia a faccia di fine stagione avuto con il presidente dell’Inter Massimo Moratti, durato più di un’ora. Il tecnico nerazzurro sotto gli uffici della Saras aveva prontamente smentito il suo stesso datore di lavoro, il quale aveva tentato di prendere in giro i giornalisti presenti (invanamente) dichiarando che l’incontro non avrebbe vertito su temi come il mercato o il progetto futuro di club e squadra, come poi ammesso dal giovane mister.
“Oggi parleremo solo della prossima partita col Genoa, dato che io domenica non ci sarò. Non ho vertici di mercato o cose di questo genere. Che tipo di discorso faremo? Credo che parleremo soprattutto della settimana scorsa, dell’altro giorno e di dopodomani. Ma non è certo quello che voi immaginate, un vertice programmatico. Certamente no”, queste le parole del numero uno nerazurro poco prima del suo ingresso negli uffici dell’azienda di famiglia. All’uscita, invece, Moratti è apparso un po’ freddo nei riguardi della sua ‘scoperta’, lanciata dalla Primavera in prima squadra nel marzo 2012, in sostituzione di Claudio Ranieri: “Andrea Stramaccioni prima è apparso sereno… – la domanda-affermazione dei cronisti presenti – Be’, buon per lui… Non ho altro da aggiungere”.
Le parole rilasciate dal patron, dopo aver interloquito a lungo con il suo allenatore, lasciano qualche spiraglio a chi spera che il cambiamento coinvolga alla fine dei giochi anche lo stesso tecnico, per ora giustificato e tutelato a oltranza da Moratti.
Raffaele Amato
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