INTER JAVIER ZANETTI / MILANO – Nono posto in campionato, sedici sconfitte e moltissimi infortuni: tra i tanti, quello accorso a capitan Zanetti, in una inutile trasferta di Palermo. Diagnosi: rottura del tendine d’Achille, almeno sei mesi di stop. “Un giorno presidente dell’Inter? No, sarebbe troppo…”
OTTIMISMO ZANETTIANO – “Ho sentito un male tremendo – ha dichiarato Zanetti ai microfoni del canale tematico nerazzurro, ma non ho mai pensato che quel momento sarebbe potuta essere la fine della mia carriera. Quando ho poggiato la gamba ho sentito una forte fitta e mi sono subito reso conto che si trattava di qualcosa di grave. Poi sono rientrato in spogliatoio, sapevo che era il tendine d’Achille, ma la mia testa già pensava a quello che sarebbe stato questo momento con la riabilitazione, il gesso che ora ho tolto. Ora ho il tutore e mi permette già di appoggiare il piede e mi sembra un grande passo in avanti”.
FUTURO DIRIGENZIALE – “Adesso spero di guarire bene, rientrare e mettermi a disposizione dei miei compagni per essere sempre utile e importante. Dopichè vorrei continuare in questa società facendo il dirigente e spero di rendermi utile anche in quel ruolo”, ha concluso Javier Zanetti.