INTER THOHIR MORATTI / MILANO – Qui si fa l’accordo o la trattativa muore. Thohir come Garibaldi (tra l’altro, il fratello maggiore dell’indonesiano si chiama proprio come l’Eroe dei due mondi), Moratti come Nino Bixio. Faccenda diversa, ma ugualmente complicata; un po’ meno, be’ ovvio, rispetto all’unificazione dell’Italia. L’indonesiano del terzo millennio ha cambiato strategia negli ultimi giorni. Attende, ogni tanto twitta, ma il suo obiettivo è rimasto sempre lo stesso: l’Inter. Non al 30-40 per cento, come paventato nei giorni scorsi. Vuole la maggioranza, come scrive ‘La Gazzetta dello Sport’, almeno il 60 per cento delle quote nerazzurre. “Da buon tifoso ci credo, ma voi giornalisti date troppe cose per scontato. In ogni caso molte delle cose che leggo non sono vere. Siamo lontani dal chiudere anche se la prossima settimana ci saranno degli incontri“, questo il Moratti pensiero, ieri sera il patron interista ha parlato anche di mercato (rileggi qui), aggiungendo inoltre che l’eventuale ingresso del magnate non influirebbe, positivamente, sulla campagna-acquisti di quest’estate.
Subito maggioranza e persone di propria fiducia all’interno del C.d.A. Nonché, all’interno del club: qualcosa, come ovvio che sia, potrebbe cambiare anche nella struttura dirigenziale della società nerazzurra, gestita in parte da persone molto vicine alla famiglia del petroliere, e quindi in un certo senso intoccabili. Thohir potrebbe sbarcare in Italia nei prossimi giorni, nel contempo la sua diligence sull’Inter prosegue incessantemente. Debiti, ricapitalizzazioni e così via: tanto c’è da fare, moltissimo ci sarebbe da spendere per rimettere in ordine economicamente e sportivamente la ‘Beneamata’. Moratti attende le ultime mosse, il magnate fa capire di non essere né fesso né sprovveduto. L’affare dovrà essere concluso alle sue condizioni. Il futuro è abbastanza chiaro: comanderà Thohir, o continuerà a comandare Massimo Moratti.