INTER NAINGGOLAN / MILANO – Finché è in tempo. In fondo, è il vero grande acquisto richiesto da Walter Mazzarri ai dirigenti dell’Inter. Nainggolan, costi quel che costi. Ovvio, la società nerazzurra non può spendere quanto vorrebbe, soprattutto quanto sognerebbe Massimo Moratti, che ormai con il clima di austerity ci ha fatto il callo. Quindici milioni è il prezzo del centrocampista belga, con franchezza li vale tutti. Se fosse brasiliano, magari appartenente a chissà quale giro di intermediari e agenti, il giocatore del Cagliari varrebbe oro.
Perché l’Inter deve prenderlo: conosce a memoria il campionato italiano, il che non è poco visto che l’Inter nella prossima stagione dovrà come massimo obiettivo centrare la qualificazione ai preliminari di Champions League; ossigeno per il bilancio e maggior appeal verso professionisti del pallone di un certo prestigio. In Italia lo ha portato il Piacenza, club un tempo modello. La serie B ha aiutato il suo percorso di crescita, poi nel gennaio 2010 Cellino ha deciso di investire su di lui. Poca spesa, circa 1,5 milioni. In tre anni ha stupito e convinto tutti. Titolare insostituibile dei sardi, in campo può ricoprire tre posizioni, anche se lui nasce come mediano puro.
Col tempo, ha acquisito sicurezza nei propri mezzi, rafforzandosi muscolarmente. Giocatore dinamico, bravo come mezz’ala, qualche volta lo si è visto addirittura trequartista alle spalle di due attaccanti, meglio se ‘mobili’ e veloci come Sau e Ibarbo. Alle dipendenze di Mazzarri può solo che migliorare, soprattutto dal punto di vista tattico: dovrà specializzarsi in un ruolo, magari facendo qualche gol in più (solo 2 nell’ultima stagione). E poi, facendo le debiti proporzioni, sarebbe l’erede perfetto di Esteban Cambiasso, per temperamento e agonismo. Non è propriamente un ruba palloni, ma un essenziale protettore della difesa, in grado anche di dare stabilità alla linea mediana.
Gli ultimi mesi del mister di San Vincenzo in quel di Napoli, sono stati caratterizzati dal non utilizzo di Inler, e in contemporanea dall’impiego di due mediani – che alleggerirono ulteriormente i compiti difensivi di Hamsik e degli esterni – come Dzemaili e Behrami. Ecco, Nainggolan (25 anni, di origini indonesiane) certamente più forte, come caratteristiche è a metà fra i due giocatori azzurri: ha meno fisicità e irruenza dello svizzero, però molta più qualità dell’ex parmense. Il belga è più disciplinato di Guarin, oltre che erede sarebbe l’ideale partner del ‘Cuchu’, che a quanto pare sarà ancora al centro del progetto interista. Ultimo aspetto: non è sudamericano, ovvero niente voli oltreoceano in periodi, sportivamente parlando, perché no decisivi per l’Inter. Mazzarri ha ragione: prendetelo!
Raffaele Amato