INTER DIEGO MILITO / APPIANO GENTILE – Icardi e Belfodil, guardatevi alle spalle; date un’occhiata alla vostra destra e alla vostra sinistra. Attenzione, Diego Milito è pronto, o quasi, a farvi le scarpe. Walter Mazzarri lo sa: ci spera, il ‘Principe’ è stato colpito – ah, maledetta Europa League – ma non affondato. L’attaccante argentino si è presentato di tutto punto al raduno di Appiano Gentile. Come al primo giorno di scuola, bello infiocchettato e in splendida forma.
Quel ginocchio, il sinistro, non ‘tiene’ ancora bene, ma guai a non credere in lui. Le vacanze forzate e quelle tradizionali, gli son servite a rimetter benzina nel motore: testa e condizione fisica, perché il recupero dopo l’intervento è priorità assoluta. Lo pagano, ma lui è goleador: si è già stancato di stare a guardare gli altri giocare. Vede la porta, fa niente se quella della Pinetina, sogna di ritornare a timbrare cartellino quanto prima. A settembre, massimo desiderio (sta completando l’ultimo giro di terapie); a ottobre, più vicino alla realtà.
Milito è lì, esempio e motivazione per i due attaccanti sbarbatelli. Trentaquattro anni, l’argentino. Venti e ventuno, il suo connazionale e il franco-algerino. Li farà ‘sudare’, questo è certo. Nulla è garantito, quando come compagno di reparto hai un campione, seppur vecchiotto, come Milito.
Raffaele Amato