INTER MAZZARRI ALVAREZ / MILANO – I 12 mln di euro spesi per strapparlo all’Arsenal – stando alle voci che si susseguirono – fecero litigare Moratti con Branca. Lui, portato in Italia come il nuovo Kakà, si presentò nel ritiro nerazzurro regalando magie che facevano già sognare i tifosi. Poi il campionato, le gare che contano: errori, tanti errori. Alvarez si mostra fragile, timido, spaesato, tatticamente indisciplinato.Cadono i primi fischi da San Siro, perché non è possibile vedere un giocatore così molle. Intanto Claudio Ranieri – allenatore dei nerazzurri a quei tempi – afferma: “A questo ragazza manca il chip che gli faccia capire cosa può fare”. Parole di elogio alle quali,in coro, si aggiungono quelle dei compagni di squadra, che assicurano come in allenamento Alvarez faccia cose da stropicciarsi gli occhi.
La seconda parte dello scorso campionato forse e tra i pochi a salvarsi, nonostante l’arrivo di Mazzarri lo vede come partente. Il tecnico livornese, però, attende e regala all’argentino la possibilità dimettersi in luce. Risultato,come riportato dal ‘Corriere della Sera’ è: “Alvarez sembra adesso al centro del gioco nerazzurro, nello spirito ma soprattutto nella gamba. Contro il Genoa è diventato imprendibile nella ripresa, come interno sinistro al posto di Kuzmanovic. Un giocatore finalmente propositivo e aggressivo, anche in fase difensiva. Un ragazzo che con Mazzarri sembra cresciuto”. Il brutto anatroccolo si trasforma in cigno, per la felicità dei tifosi e di Mazzarri.
L.P