INTER INTERVISTA TAIDER / MILANO – Arrivato in nerazzurro in punta di piedi, dopo una lunghissima trattativa che gli ha regalato la maglia nerazzurra. A volerlo a tutti i costi è stato quel Walter Mazzarri che contro il Genoa gli ha regalato uno spezzone di secondo tempo. Si, perché nello scacchiere del tecnico livornese, Saphir Taider potrebbe essere il Berhami avuto a Napoli: un mastino sulla mediana in grado di giocare a tutto campo. L’algerino non si tira indietro, nonostante il blasone della nuova squadra. Proprio del suo futuro e di Mazzarri a parlare è lo stesso algerino,intervistato dal quotidiano della sua nazione ‘Le Buteur’: “Da perno della nazionale algerina a giocatore dell’Inter? Sono un uomo che ama andare oltre i suoi limiti. Se sono qui, non è solo per il prestigio del club, ma anche per giocare e per crescere, oltre che per vincere dei titoli. Voglio crescere ancora di più. Purtroppo, contrariamente a quanto pensavano in tanti, il mio trasferimento ha impiegato diverse settimane. Il Bologna ha effettivamente respinto diverse proposte dell’Inter, ma la loro voglia di volermi con sé alla fine ha consentito all’Inter di fare lo sforzo necessario per prendermi. E poi a Bologna ad un certo punto hanno capito che avevo troppa voglia di trasferirmi. Alla fine, è andato tutto bene”.
A Milano trova Walter Mazzarri, ovvero colui che ha spinto per averlo in nerazzurro, e ritrova l”amico di nazionale Belfodil: “Lo sapete, lui mi conosce molto bene: mi ha detto che mi cercava già da due anni, e che mi voleva con sé in squadra. I suoi progetti? Io penso che i suoi progetti girino intorno alla squadra. Poi, i miei progetti sono quelli di crescere e migliorare velocemente. E poi, sono qui per vincere titoli, e so che l’Inter mi darà questa possibilità. Sono onorato della sua fiducia, però non bisogna certo fermarsi lì”. Con l’amico Belfodil in nome dell’Algeria: “Siamo fieri di rappresentare la comunità algerina qui all’Inter. Il nostro obiettivo è quello di onorare l’Algeria e i suoi tifosi. Sono felice poi che Belfodil sia qui. Anche se non ho il problema della lingua, averlo come compagno di squadra è davvero un piacere, visto che ci conosciamo da anni. Siamo ottimi amici, la sua è una presenza davvero piacevole”.
Luigi Perruccio