INTER STRAMACCIONI MAZZARRI / MILANO – Da Stramaccioni a Mazzarri, com’è cambiata l’Inter? Poco nell’undici titolare, molto nel collettivo: adesso è più squadra, i reparti sono ben collegati tra loro e, di conseguenza, la difesa appare più affidabile. Ma il confronto posto in tale articolo verte piuttosto sulle prime tre giornate di campionato e, nel complesso, sulle precedenti gare ufficiali disputate dalla ‘Beneamata’ del tecnico romano – 4 gare di Europa League – e da quella del mister di San Vincenzo: un match di Coppa Italia.
L’Inter attuale è anzitutto diversa tatticamente dalla ‘prima’ della scorsa stagione: 3-5-1-1 o 3-5-2 oggi, 4-3-1-2 o 4-4-1-1 dodici mesi fa; Alvarez dietro a Palacio; Sneijder alle spalle di Cassano e il ‘Principe’ Milito; oppure l’olandese in appoggio dell’argentino. Uno, invece, è il punto di differenza in classifica dopo duecentosettanta minuti: 7 a 6. C’è di più: la formazione di Stramaccioni fu sconfitta già alla seconda giornata di campionato, al ‘Meazza’ 1-3 dall’allora Roma di Zeman.
In realtà, quello patito a Milano fu il secondo capitombolo della stagione: il primo avvenne in Europa League, pur essendo ininfluente ai fini dell’accesso alla fase a gironi: 0-2 vs l’Hajduk Spalato, dopo lo 0-3 ottenuto all’andata. Maggiore, il numero dei gol subiti: 1 a 3 (7, contando i playoff di Europa League). Pari, invece, il computo di quelli realizzati: 6 per entrambe; 10 a 13, contando le prime uscite ufficiali non oltre la terza giornata di A. I segnali e i numeri per gli interisti sono incoraggianti: dopo 180 minuti, l’Inter di Stramaccioni aveva già perso in malo modo il primo ‘scontro diretto‘ dell’anno, mentre quella di Mazzarri, nell’arco di tre partite, ha in parte convinto e quasi battuto la biscudettata Juventus nonché favorita numero uno al titolo 2013-2014.
R.A.