INTER INTERVISTA ALVAREZ / MILANO – Il lontano parente dell’Alvarez dello scorso anno. Quello timido, anarchico, fuori dagli schemi,in grado di far piovere su di se i fischi di San Siro. La cura Mazzarri gli ha fatto bene e si vede. Adesso Ricky corre, lotta, recupera, gioca per la squadra e quando può mette in buca anche qualche palla. La rinascita di Ricky ‘Maravilla’ è forse una delle note più dolci della gestione di Full Metal Walter, perché se hai la stima del tuo tecnico tutto può diventare più semplice. Alvarez adesso si sente più sicuro e, sembrerà strano, lo si percepisce anche dalle recenti interviste. Ultima al programma ‘InterNos’, in onda sul canale telematico nerazzurro ‘Inter Channel’, dove l’argentino parla del mestiere di calciatore e della nuova mentalità dell’Inter, di Mazzarri,Sabella e degli obiettivi futuri: “Che significa per me varcare tutti i giorni i cancelli della Pinetina? Mi ritengo un privilegiato per poter fare quello che mi piace come lavoro. Ringrazio sempre Dio per avermi dato questa possibilità. Nel calcio inizia tutto come un gioco, da bambino, e credo che la cosa più difficile sia riuscire a concepirlo come un gioco anche quando lo fai per mestiere. Anche se ormai è un affare e noi dobbiamo farlo sul serio, non bisogna mai perdere il senso del gioco”. L’argentino traccia la rotta da seguire per la nuova Inter: “Nella partita contro i bianconeri si è visto che su ogni palla che avevano loro, noi eravamo in tre sul giocatore a cercare di rubargliela. E’ questo che dobbiamo fare sempre, il calcio di adesso si gioca così”.
MAZZARRI, MONDIALE, OBIETTIVI STAGIONALI – Con Walter Mazzarri è tutta un’altra musica, tutto un altro Alvarez: “E’ un grande allenatore, con idee chiare che riesce a trasmettere al gruppo, a differenza che in passato ora andiamo in campo sapendo cosa fare e di conseguenza riusciamo a funzionare come squadra. Con lui abbiamo fatto anche un gran lavoro in ritiro ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti adesso”. Adesso sognare il Mondiale non è più utopia: “Devo continuare a crescere qui all’Inter per conquistarmi la convocazione del c.t. Sabella, andare al mondiale è un sogno che ho fin da bambino. Nelle ultime partite sono stato convocato e sono felicissimo per questo, però devo lavorare ancora tanto per essere certo di andare in Brasile in estate”. Intanto c’è da pensare all’Inter ed agli obiettivi stagionali: “Se pensiamo troppo in là facciamo un errore, l’obiettivo ora è vincere col Sassuolo, poi pensare alla Fiorentina e così via. Dobbiamo ragionare partita per partita, settimana per settimana, altrimenti commettiamo gli stessi errori commessi in passato”.
L.P