INTER ZANETTI / MILANO – Zanetti bis! Il capitano dell’Inter, stuzzicato a dovere, parla di tutto e tutti ai microfoni del canale tematico nerazzurro, come o quasi da navigato dirigente, incarico che lui sogna di ricoprire – un giorno – nel club che lo ha adottato calcisticamente dal 1995 a oggi. Il capitano argentino, sulla via del recupero dopo la tremenda rottura del tendine d’Achille accusata sul finire della scorsa stagione, dà la sua opinione sul campionato, Mazzarri e il connazionale Campagnaro.
PAURA DI NESSUNO – “Sarà un campionato molto equilibrato. Tutte le squadre, compresa noi, si sono rinforzate. La Juve è la squadra da battere, ma sarà una bella lotta fino alla fine. Il nostro obiettivo è tornare protagonisti e quindi arrivare alla fine a giocarcela con chiunque. Spero di dare tanto sia in campo che restando fuori”.
IL PARAGONE – “Mazzarri mi ha colpito in positivo al primo incontro prima dell’inizio della stagione. Ha le idee molto chiare, è convinto di quello che fa e farà: ci tiene tantissimo al lavoro e come me è convinto che alla fine paga. Cura tutti i dettagli e col lavoro si può creare un gruppo: se siamo tutti convinti possiamo fare bene anche se poi vincere è sempre difficile. Mi ricorda Cuper per come cura il lavoro e per come tiene il gruppo compatto“.
NAZIONALE E IL GIOCATORE DA INTER – “Mi piacerebbe essere il 23esimo, ma ho molto rispetto per il gruppo che ha conquistato i Mondiali e sarò il loro primo tifoso: di sicuro andrò in Brasile. Campagnaro? Piace perché è uno tosto, uno da Inter: parla poco ma si fa sentire in campo. E’ molto contento, l’ambiente gli piace e poi è stato 7 anni con Mazzarri, quindi può dare una mano ai compagni di reparto”.
M.R./ R.A.