INSARDEVOLI AUTOGOL INTER-ROMA / MILANO – Nuovo appuntamento con la rubrica più divertente di Interlive.it. Per riportare il calcio alla sua natura di gioco, vi proponiamo il commento del giorno dopo di Annalisa Insardà, attrice e tifosa dell’Inter, che con la sua ironia analizza la situazione nerazzurra:
“Ancora sono stordita. Mi sento come quel palo preso da Guarin, che dopo la botta ha deciso di non far più il palo di una porta di calcio ma il palo in una gang di rapinatori ché, di certo, è meno pericoloso! Ma ora mi riprendo e dico: innanzitutto mi sembra che l’Inter abbia fatto un sacco di cose, ritengo dunque ingiusto che i tre punti siano andati alla Roma. Anche perché chi glielo aveva detto all’Inter che anche questa volta, come le altre, vinceva chi faceva più gol? Le cose vanno dette prima…
Del resto l’Inter non è una squadra monotona, è una squadra di fantasisti caspita! E mentre la Roma puntava, banalmente, come sempre, a segnare, l’Inter si concentrava in altro che rendesse il calcio uno sport divertente e vario e non ripetitivo e noioso. Per esempio prima della partita i nerazzurri nello spogliatoio si sono detti: “Ok, oggi chi guadagna più calci d’angolo vince”. E per strategia non glielo hanno detto a quelli della Roma che, spiazzata ed in preda a crisi di identità sportiva, non capiva perché Alvarez fosse sempre sulla bandierina a battere corner. “Avrà spostato lì la sua residenza”, pensavano.
Nel secondo tempo infatti i giallorossi hanno smesso di segnare e sono finalmente entrati in partita. Ed anche loro hanno iniziato a fare un sacco di cose differenti, per esempio hanno iniziato a fare falli, a prendere cartellini gialli, addirittura il portiere De Sanctis ha preso un’ammonizione perché hanno annullato un gol a Ranocchia: c’è rimasto male e ha protestato. Quando uno è onesto è onesto! Anche Balzaretti è stato attivissimo in questo: ha fatto un sacco di falli per farsi punire, ha preso un giallo, poi un altro giallo, poi il rosso e alla fine ha chiesto i domiciliari!
Noi invece abbiamo continuato a battere calci d’angolo, sempre, tutti, con lo schema collaudatissimo provato in allenamento: cross basso per la testa di qualcuno che alzasse la palla al centro. Solo che era sempre troppo ma troppo basso. Incredibilmente basso. Ma perché?!? Forse Alvarez pensava che sul primo palo ci fosse Brunetta e che quindi il palo si fosse già organizzato con la nuova attività?