INTER, GUARIN SCUDETTO THOHIR / BOGOTA’ (Colombia) – “Voglio autare l’Inter a disputare una grande stagione e lottare per lo scudetto: abbiamo una buona squadra, anche se Napoli, Juventus e Fiorentina si siano rinforzati parecchio”. Pensieri e parole di Fredy Guarin che racconta e si racconta in una lunga intervista rilasciata a ‘Revista Bocas’, dribblando la domanda su Thohir: “Come giocatore devo dare il massimo per la mia squadra in campo, degli altri argomenti ne parlano l’allenatore e la dirigenza. Rinforzi sul mercato? Se dovessero arrivare a gennaio giocatori forti che possano aiutarci saranno i benvenuti, ma non sono cose che mi competono. Ogni calciatore sogna di fare gol: non importa dove gioca, il gol è l’essenza di questo sport. Cosa penso quando vado in panchina? Sono deluso e amareggiato, ma non ho mai dubitato delle mie qualità: il mio segreto è mantenere un atteggiamento positivo senza dimenticare i brutti momenti anche quando le cose vanno bene. Quando smetterò di giocare a calcio vorrei andare a vivere in Florida con la mia famiglia: lì la vita è felice e tranquilla”.
RAZZISMO – Guarin commenta poi i sempre più frequenti episodi di razzismo nel calcio italiano: “E’ difficile accettare certi insulti, siamo uomini e abbiamo il nostro carattere. Io non vengo condizionato molto, so che arrivano da persone stupide. Ho lottato per ottenere quello che ho e non voglio abbassare la testa, ma in campo rappresento l’Inter e devo comportarmi come un giocatore da Inter. Io finora non ha mai subito insulti del genere, però ho visto compagni soffrire per questi episodi. La cosa assurda è che chi insulta per il colore della pelle ha giocatori di colore nella propria squadra… Secondo me la risposta migliore in questi casi è l’indifferenza. Non lascerò mai il campo perché sono un professionista, ma capirei qualunque reazione da parte di un compagno e gli darei il mio sostegno”.
M.R.