INTER MAZZARRI / MILANO – Pragmatico e polemico. Arguto e un po’ all’antica. Professionista meticoloso, ma poco abile sotto l’aspetto della comunicazione. Walter Mazzarri è tutto questo, e forse anche di più. E’ anzitutto l’allenatore di un’Inter rigenerata, al di là del capitombolo contro la Roma, o quantomeno riportata alla normalità: “Credo che finora siamo andati oltre ogni aspettativa – dichiara il tecnico nerazzurro ai microfoni di ‘Tuttosport’ -. Non abbiamo ancora raggiunto la perfezione, però siamo a buon punto”.
GLI OBIETTIVI – “Con la società ci siamo detti che l’Inter ‘deve ritornare competitiva‘, io aggiungerei al più presto. Perché so che nel calcio italiano manca la pazienza. Questo è un anno zero, la cosa più importante è che la squadra torni a lottare, che abbia un filo logico. I frutti del mio lavoro potranno vedersi fra due-tre anni, visto che in squadra ci sono molti giovani. Mi piacerebbe, come allenatore, avere il tempo necessario per creare qualcosa di importante. Ma spesso nel calcio c’è superficialità, si fanno delle valutazioni che non corrispondono poi alla realtà, ovvero all’effettivo valore della rosa a disposizione di un tecnico”.
NAPOLI MILIONARIA – “Il lavoro svolto a Napoli è sotto gli occhi di tutti, considerando il rapporto tra forze in campo, valori economici e i parametri della società. Dopo la mia partenza, la società azzurra ha tolto dei paletti presenti quando c’ero io, per esempio modificando (e alzando, ndr) il tetto degli ingaggi, o realizzando degli investimenti mirati per compiere il definitivo salto di qualità. In quattro anni, non ho mai avuto questa possibilità”.
GRANDE FAMIGLIA – “Nel calcio italiano, ci sono società in evoluzione, e altre – come l’Inter – che stanno attuando una politica atta al ridimensionamento dei costi. Ma il club nerazzurro è come una grande famiglia. I giocatori a mia disposizione stanno tentando di darmi tutto, convinti di quello che gli sto proponendo. Non voglio commentare le voci su Thohir, perché è giusto che qui alla Pinetina ciascuno pensi a fare il suo dovere. Dal canto mio, lavoro e lavorerò a 360 gradi solo per l’Inter”, conclude Mazzarri. Il quale è ‘sostanza’, appunto, non apparenza.
R.A.