CRONACA INTER-LIVORNO 2-0 / MILANO – Secondo successo consecutivo dell’Inter di Mazzarri, che al ‘Giuseppe Meazza’ si è imposto con difficoltà ma senza troppi patemi sul dignitoso e organizzato Livorno di Nicola. Nella dodicesima di serie A, i nerazzurri vincono 2-0 grazie alla papera di Bardi, interista in prestito nel club amaranto, che su un cross insidioso di Jonathan ha colpevolmente dirottato il pallone nella sua porta e al destro col rasoio di Nagatomo, abilmente servito da Kovacic.
PAPERA BARDI – La difesa dell’Inter è inedita. C’è Rolando, come a Udine, al centro; poi Ranocchia a destra e Samuel a sinistra, al posto dello squalificato Juan Jesus. Fin da principio il ritmo dei nerazzurri non è troppo sostenuto, la retroguardia è alta e i fraseggi rapidi avvengono per la maggior parte a sinistra. Ma gli amaranto si allineano a cinque nella fase di non possesso, chiudendo anche centralmente ogni pensiero agli avversari di casa. Anche Siligardi e Paulinho partecipano alla densità a tuttocampo della squadra di Nicola, che sa chiudersi e pressare, agendo male però in fase di transizione attiva. Sponda opposta: interessanti gli scambi continui sulla corsia destra (dell’asse Jonathan-Taider-Guarin), da dove nasce il gol del vantaggio dell’Inter: al 29′ Jonathan pennella al centro un cross basso e teso che il povero Bardi devia colpevolmente e goffamente nella sua porta. Il primo tempo scivola via senza debordanti occasioni, eccezion fatta per il diagonale insidioso di Alvarez, deviato in corner, e per l’episodio dubbio da rigore con protagonista Palacio, forse spostato da un livornese prima di calciare in porta. Positiva e di personalità la prestazione di Mbaye, un muro insuperabile per Nagatomo e altalenamente spina nel fianco nelle rare inondazioni amaranto nella parte di campo della Beneamata.
RITORNO ZANETTI – Nella ripresa, Nicola leva Duncan (ammonito) e inserisce l’altro ‘interista’ Benassi. I toscani aumentano la velocità della manovra ma le difficoltà in fase di costruzione permangono. Fanno solo il solletico le verticalizzazioni di Siligardi, il più ispirato e cercato dai suoi compagni. Un po’ caotica e dispersiva la trama di gioco dei nerazzurri, che commettono molti errori e ingenuità anche dopo aver riconquistato palla a metà campo. Mazzarri poi sostituisce Alvarez, meno brillante rispetto a Udine anche perché imbrigliato centralmente dalla cozzaglia di giocatori amaranto, con Kovacic, che ha poi faticato a trovare la posizione giusta in mezzo al campo. Al 64′, Palacio, servito in area da Nagatomo, potrebbe siglare il raddoppio, ma nell’occasione il tap-in del Trenza trova la fortunosa deviazione di Valentini, che salva letteralmente la porta difesa da Bardi. Belfodil da una parte ed Emeghara dall’altra, rafforzano senza sussulti gli attacchi di Nicola e Mazzarri, che a dieci minuti dal termine fa entrare anche Javier Zanetti, al rientro dopo sette mesi di stop. Il capitano nerazzurro lancia l’azione del definitivo 2-0, rifinita con una magia da Kovacic e poi conclusa dal destro al ribasso di Nagatomo. Dopo quelli di Udine, l’Inter conquista altri tre punti, gli ultimi dell’Era Moratti, che la riavvicinano ulteriormente ai primi tre posti. In attesa di Juventus-Napoli.
IL TABELLINO
INTER-LIVORNO 2-0
29′ Jonathan, 92′ Nagatomo (I)
INTER (3-5-1-1): Handanovic; Ranocchia, Rolando, Samuel; Jonathan, Taider (80′ Zanetti) Cambiasso, Alvarez (67′ Kovacic), Nagatomo; Guarin (70′ Belfodil); Palacio. Panchina: Carrizo, Castellazzi, Andreolli, Wallace, Donkor, Mudingayi, Kuzmanovic, Puscas. Allenatore: Mazzarri
LIVORNO (3-5-2): Bardi; Valentini, Emerson, Ceccherini; Mbaye, Schiattarella, Luci, Duncan (45′ Benassi), Gemiti (86′ Borja); Paulinho, Siligardi (64′ Emeghara) Panchina: Anania, Aldegani, Piccini, Lambrughi, Decarli, Belingheri. Allenatore. Nicola
ARBITRO: Peruzzo di Schio
NOTE – Ammoniti: 23′ Duncan, 74′ Paulinho, 82′ Schiattarella (L); 31′ Ranocchia, 32′ Samuel, 93′ Rolando (I)
Raffaele Amato
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