CALCIOMERCATO INTER THOHIR / MILANO – Sempre ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, Erick Thohir ha affrontato l’argomento relativo al futuro di Walter Mazzarri, il tecnico dell’Inter che lui ha già avuto modo di conoscere e che, stando almeno alle sue dichiarazioni, stima moltissimo: “Mazzarri ha un carattere molto simile a Mourinho, che resta uno dei migliori allenatori del mondo. Spero che il nostro mister possa cominciare a gettare adesso le fondamenta e nel giro di due-tre anni costruire una squadra forte. Ma essendo anche io un perfezionista, credo che lui sia bravissimo e appunto nei prossimi due-tre anni possa diventare uno dei top coach al mondo“.
“Io non sono certo il padrone che impone la formazione – sottolinea il neo presidente dell’Inter -: servono lavoro collettivo e fiducia nella squadra. Il Dc United l’anno scorso era al top mentre quest’anno è ultimo, eppure investimenti e rosa sono gli stessi: per questo ho parlato con il coach per capire cosa non aveva funzionato, visto che nelle difficoltà è importante confrontarsi, e poi gli ho dato un altro anno di fiducia. Ma se dovesse andar male ancora… Fra l’altro negli Usa non esiste la retrocessione, in Italia se va male vai in B”.
Thohir, una volta per tutte (forse), ha provato a chiarire la vicenda Nainggolan, da mesi e mesi accostato al club nerazzurro solo perché di origini indonesiane: “Se Radja venisse all’Inter sarei contentissimo, ma cosa ne pensa Mazzarri?». Pausa: ‘gli piace’, riferiscono i giornalisti de ‘La Gazzetta dello Sport’. “Alla fine – risponde il magnate indonesiano – va presa una decisione comune, ma dobbiamo capire chi esce se arriva lui, i costi dell’operazione“. Nainggolan viene valutato da Cellino circa 18 milioni di euro, troppi per l’Inter del nuovo corso asiatico. Ma il prezzo del centrocampista belga potrebbe calare anche a 10 milioni, attraverso magari l’inserimento di uno o due giovani in qualità di contropartite tecniche. Su Nainggolan c’è anche la Juventus, al momento sembra un obiettivo percorribile più per giugno che per gennaio.
In conclusione, Thohir ha anche ‘chiuso’ al possibile arrivo in società di un ‘uomo forte’ come Leonardo: “Non credo al ‘one man show’, credo in un sistema collettivo. Per questo anche oggi ho incontrato Mao, Branca, Ausilio e altri del board per affrontare il discorso mercato di gennaio. Abbiamo definito alcuni nomi, ci lavoreremo da domani. Mazzarri era alla Pinetina, ma sempre in contatto con lunghe telefonate. Questo è il mio modo di lavorare: è facile incolpare qualcuno per un errore, ma non è la mia filosofia. E non sarà mia l’ultima parola, ma del board”, ha concluso il presidente nerazzurro.
R.A.
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