CRONACA INTER-SAMPDORIA 1-1 / MILANO – Pareggio insufficiente e maledetto per l’Inter di Mazzarri, che sotto gli occhi del neo presidente Thohir non riesce a superare l’attenta e organizzata Sampdoria di Sinisa Mihajlovic. La gara del ‘Meazza’ si è conclusa sull1-1: alla rete di Guarin ha risposto allo scadere un tiro col righello di Renan. Il terzo posto dista un punto, ma domani il Napoli può allungare.
FINALMENTE GUARIN – Javier Zanetti sull’out sinistro, che per festeggiare il ritorno da titolare, dopo l’infortunio, ha indossato una fascia speciale con scritto ‘back to the future’, Guarin largo sulla destra e uomo più vicino all’unico perno davanti, Palacio. Samp con due attaccanti e mezzo, Gabbiadini ed Eder, più Soriano, a combinare dietro Pozzi. I primi minuti hanno il marchio blucerchiato, i ragazzi di Mihajlovic sono intraprendenti e accompagnano orchestralmente l’azione. Sugli esterni, in particolare su quello sinistro, punge Eder e si sovrappone con i tempi giusti Costa. L’Inter è più accorta, i giocatori tengono le posizioni senza accennare al minimo pressing, mostrando poca effervescenza in etrambe le fasi; Palacio si sbatte ma è male assistito da Guarin, che quasi si nasconde fra le maglie degli avversari ma che è l’autore dell’1-o: al 18′, nel momento migliore della truppa interista, il colombiano è fortunato e sulla zolla giusta sul passaggio col piattone di Ricardo Alvarez, bravo a saltare De Silvestri in area di rigore con due finte da applausi. Il gol porta benefici ai nerazzurri, più sicuri e sciolti, però il ritmo dell’incontro, presieduto perlopiù dalla manovra continua e sterile della Doria, che mai crea grosse apprensioni ad Handanovic e ai due presidenti, Thohir e Moratti (che ha ricevuto, tramite una nota distribuita fuori lo stadio, spiegazioni dure e crude sullo striscione d’addio steso in occasione della gara col Livorno), assieme e vicini in tribuna, non fa certo venire le palpitazioni.
OCCASIONE SPRECATA – Il centrocampo della Beneamata è troppo imbrigliato e mediocre, sorretto solo dai piedi di Alvarez, l’unico in grado accendere la luce anche nei momenti di difficoltà. L’ex Velez si allarga per poi convergere al centro, è un esempio per il pubblico del ‘Meazza’, che lo ha applaudito più volte, e per i suoi compagni: quando perde palla, raramente, morde subito le caviglie del diretto avversario, spesso e volentieri riscuotendo successo. Secondo tempo sulla falsariga del primo, con ritmo e intensità leggermente più alti: Inter vicina al raddoppio con Guarin, che coglie il palo, Samp con ampi spazi per le transizioni attive, perché il gioco della squadra di Mazzarri (che al 61′ inserisce Kovacic per Taider) è confusionario, non sfruttate per presunzione ed errori del suo quartetto offensivo, anche se è da evidenziare la positiva prestazione di Soriano, l’italo-germanico ha messo in campo fantasia e grinta in ogna zona del campo, andando a contrastare e lottare con i tre rognosi centrali interisti. Nell’ultima mezz’ora la Doria le tenta tutte, Mihajlovic leva la punta statica Pozzi e inserisce Sansone (che parte da sinistra, con Eder centravanti), provando a togliere qualsiasi punto di riferimento alla retroguardia milanese. Di risposta, vista la squadra in affanno, Mazzarri cambia Guarin e fa esordire Mudingayi, il quale va a rafforzare l’asse mediana tenuta centralmente così e così da Cambiasso. All’assalto blucerchiato i nerazzurri resistono fino all’88, quando un tiro imprendibile di Renan batte Handanovic. E’ l’1-1, meritato, della Sampdoria, che tarpa le ali all’Inter, ancora una volta stoppata sul più bello, cioè quando la famosa zona Champions era davvero a portata di mano.
IL TABELLINO
INTER-SAMPDORIA 1-1
18′ Guarin (I), 88′ Renan (S)
INTER (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Rolando, J. Jesus; Jonathan, Taider (61′ Kovacic), Cambiasso, Alvarez (86′ Belfodil), Zanetti; Guarin (80′ Mudingayi); Palacio. Panchina: Carrizo, Castellazzi, Pereira, Ranocchia, Wallace, Olsen, Andreolli, Donkor, Puscas. Allenatore: Mazzarri
SAMPDORIA (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello (42′ Regini), Costa; Palombo, Obiang (87′ Renan); Gabbiadini, Soriano, Eder; Pozzi (72′ Sansone). Panchina: Fiorillo, Fornasier, Castellini, Maresca, Wszolek, Eramo, Rodriguez, Bjarnason, Petagna. Allenatore: Mihajlovic
ARBITRO: Russo di Nola
NOTE – Ammoniti: 10′ Alvarez, 75′ Campagnaro, 77′ Guarin (I); 11′ Gabbiadini, 27′ Costa, 45′ Eder (S)
Raffaele Amato