NAPOLI-INTER LA CONFERENZA STAMPA DI MAZZARRI / APPIANO GENTILE – Una vigilia decisamente diversa dalle altre per il tecnico dell’Inter Walter Mazzarri che, domani, andrà a far visita al suo vecchio Napoli. Proprio al San Paolo, tempio che gli ha regalato sofferenze e soddisfazioni. Le persone intelligenti sanno quello che ho fatto. Una sfida delicata per la sua squadra, dopo i tre mezzi passi falsi. L’Inter è chiamata alla vittoria per non perdere terreno dalle rivali: “E’ una vigilia particolare quando sarò lì. Non si possono dimenticare i quattro anni bellissimi che ho avuto a Napoli. Ma adesso la mia mente è al prossimo allenamento per preparare al meglio la gara. Nelle ultime gare abbiamo fatto diversi errori,soprattutto nell’ultima gara. Questa settimana,così come sempre,abbiamo lavorato proprio sugli errori. Se sono giusti i 4 punti di distanza tra Napoli ed Inter? Non è una domanda da fare a me. Io resto coerente, penso che stiamo andando oltre le più rosee aspettative. E ci mancano anche dei punti, a volte meritatamente come nelle ultime due sfide in casa, altre immeritatamente viste le prestazioni””…
Sui media rimbalzano le voci di un possibile gelo tra Moratti e Thohir: “Mi viene da sorridere. Siamo alla vigilia di due partite importanti e veniamo da due pareggi. Ho esperienza da vendere nel mondo del calcio. Ma non ho percepito nulla, anzi, ho percepito il contrario. Ho sentito con le mie orecchie quello che ci diamo all’interno su questi due argomenti. Sono assolutamente illazioni atte a creare problemi in questo momento dentro il nostro staff. Pensiamo al campo, siamo però in netta armonia e sintonia in tutto. Strumentalizzazione dei media alla vigilia di un match delicato. Non c’è da aggiungere altro”. Una gara delicata quella di domani: “Guardate, vi racconto un aneddoto. Incontravo ad agosto la gente, tifosa dell’Inter, che mi diceva di voler tornare in Europa perché l’Inter vuole tornare in Europa. Quest’estate ci dicevamo questo. E ora siamo lì, pronti a lottare. Ma la gente già sapeva che non fosse facile. Poi siccome la squadra ha fatto qualcosa in più rispetto a quanto ci si aspettava, si sente del fermento intorno. Io continuo a dire quanto ci siamo detti quest’estate, ma di base comunque non mi accontento mai. Alla fine faremo le dovute conclusioni in base ai parametri detti prima, cioè pensando da dove siamo partiti. E a questo aggiungeremo le scelte della società. Domani vorrei vedere un’Inter capace di tornare a giocare a calcio come faceva all’inizio. Un bel calcio intelligente sia in fase offensiva che difensiva. Voglio vedere una squadra diversa. Cambio modulo? Lo avevo fatto, avevo avvertito i ragazzi anche perché un cambio modulo prevede comunque dei calciatori in crescita con i tasselli giusti ben ingranati. Abbiamo delle conoscenze per fare un modulo durante l’allenamento magari da fare a gara in corso”.
De Laurentiis non smette di mandare frecciatine. E dal campo potrebbe rivedersi Icardi: “Ci sono persone intelligenti e persone meno. Io mi affido alle prime. Io sono un uomo di fatti e non parole,lascio agli altri certe considerazioni. Icardi? Farà oggi il test. Vedremo, lo vorrei convocare, anche perché a livello offensivo ci manca qualcosa. Milito sta bene,ma per sicurezza,credo che verrà convocato a gennaio contro la Lazio”.
All’Inter come ai tempi del Napoli: l’arrivo nell’anno zero: “Condivido le considerazioni, ci sono molte analogie. L’Inter l’ho presa dall’inizio, il Napoli invece in corsa. Il blasone della società è diverso, ma tutti dobbiamo essere equi a dire che se ci chiamiamo Inter o Napoli bisogna fare valutazioni diverse in base al momento storico. Ho capito e percipito in questi giorni che più fai e più si alza l’asticella. Invece bisogna avere la giusta considerazione delle cose, senza pretendere sempre di più perché altrimenti ci facciamo male. L’anno zero, quando c’è una linea chiara di intenti, io la porto avanti. Basta che siano informati i tifosi, che sono la parte più importante del nostro ambiente. E’ questo l’anno zero”.
Al gruppo si aggiunge anche Samuel: “Si allena da 3 giorni. Io prendo in considerazione quando i ragazzi vengono aggregati al gruppo. E’ chiaro che Walter è rientrato 3 giorni fà in un reparto dove tutti stanno bene. In questo momento gli altri 5 che ho a disposizione. stanno meglio di lui. Fare a meno di Cambiasso? Perché? Io non l’ho visto male, per come ha giocato lui in queste gare è stato tra quelli che ha fatto meno peggio. Ho visto singoli fare peggio. Lui è sempre stato uno dei migliori, anche in queste due partite. Quando la squadra si esalta è sempre tra i migliori, poi ha esperienza, non vedo perché doverlo cambiare senza fare nemmeno pre-tattica per domani. Lui sa che nel futuro quando vedrò qualcuno che potrà fare meglio nel suo ruolo allora valuterò”.
Una sconfitta al San Paolo potrebbe mandare i nerazzurri da -4 a -7: “I tifosi possono fare la differenza, conosco bene quello stadio. Li affrontiamo a Napoli, può essere una difficoltà in più. Questa settimana abbiamo lavorato tanto e bene, facendo caso a tutto. Ai giocatori ho fatto memorizzare, così come fatto a Catania ad esempio, che ambiente troveremo e tutto. Ho lavorato anche psicologicamente, non solo tatticamente. Il ruolo dell’allenatore è quello. Vogliamo fare una grande partita contro una grande squadra, e poi faremo altre considerazioni anche in base alla prestazione che faremo. Valutiamo di volta in volta la crescita della squadra”.Intanto circolano le voci su De Boer: “Se mi da fastidio? Io so cosa ci diciamo in società. Il presidente non mi ha mai detto nulla. Poi, a tutti, dico di guardare il gruppo che ha finito l’anno scorso e di guardare i numeri. Sapete come tutti mi hanno accolto in ritiro. Sono cose constatabili. Guardate i punti fatti con lo stesso gruppo che ha finito l’anno scorso. E’ cambiato l’allenatore, e vedete cosa ha fatto questa squadra valutando a partire da gennaio in poi. Sia la società che tutti possono fare queste valutazioni. Bisogna vedere chi ha detto queste cose e per quale motivo”.
Napoli diversa dall’Inter. Due mondi diversi per storia e blasone. I giocatori recepiranno il messaggio del nuovo corso?: “E’ un anno diverso, perché c’è stato pure il cambio societario. Com’è stato fatto l’anno scorso? La gente valuta anche il momento oltre che la storia. Le milanesi, che da sempre sono all’avanguardia nel mondo, stanno facendo valutazioni diverse guidate anche dalla situazione economica. Le aspettative quali sono? Vedevo gente per strada che mi chiede l’Europa, questo significa che si capisce il momento, sono rimasto molto colpito da questo”.
Ultima battuta su Rolando. Impiegato da centrodestra,prima,per l’assenza di Campagnaro, e centrale dopo: “E’ l’unico giocatore della rosa, a parte Juan Jesus, che può giocare pure a sinistra. Lo conoscevo, l’ho avuto con me, quest’anno gli ho dato molta più fiducia rispetto al Napoli. Può fare bene in tutti i ruoli, in base anche alle contrapposizioni che studierò. E in base anche alla forma dei ragazzi che ho a disposizione”.
Luigi Perruccio
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