INTER-MILAN CONFERENZA STAMPA MAZZARRI / APPIANO GENTILE – La sua prima volta, forse quella che ricorderà a lungo. E se dovesse arrivare anche la vittoria, ecco che il ricordo potrebbe risultare indelebile. Walter Mazzarri si appresta a godersi la prima stracittadina milanese da allenatore dell’Inter. Un derby sul campo, così come in panchina lo sarà con l’altro toscano Allegri. Un Mazzarri che vuole a tutti i costi rivedere la sua Inter, lo spirito che in passato l’ha contraddistinta,come afferma lo stesso tecnico in conferenza stampa: “Sarà una partita emozionante. Ha un fascino particolare, ma cerco di pensarci il meno possibile. Avrò la percezione quando entrerò in campo. La cosa importante è far giocare bene la squadra a livello motivazionale, perché bisogna essere preparati a vivere la partita in un certo modo. E questo mi preoccupa di più perché vorrei vedere esprimere il calcio che mi piace propositivo, palla a terra, che sia piacevole.
L’incontro con Thohir? “E’ stato un incontro positivo, l’ho visto sereno e tranquillo. Abbiamo parlato anche della gara di Napoli, facendoci i complimenti. Mi ha confermato che siamo sulla strada giusta. Dobbiamo arrivare più in alto possibile, e su quello costruire il futuro poi l’estate prossima. Ora dobbiamo valorizzare al massimo questa rosa, sia a livello individuale sia a livello di gioco”.
Domani sarà Mazzoleni l’arbitro del match: “Voglio fare una precisazione. Io certe volte arrivo la domenica senza sapere chi arbitra, non voglio nemmeno saperlo. L’arbitro è garante delle regole, poi io analizzo la partita dopo come si fa anche nei nostri confronti, come succede con allenatori e giocatori. Non ho mai fatto discriminazioni in questo senso”.
Il mercato impazza e Guarin potrebbe partire: “Non parlo di mercato, pensiamo alla partita. Faremo questo discorso con la società in base a certi parametri, al Fair Play Finanziario. Se c’è chiarezza, come mi sembra che ci sia, posso soltanto prenderne atto. Ma non parlo di mercato, a maggior ragione alla vigilia di una sfida bella come questa. Non mi interessa. Guarin mi ha dato tanto. Ha delle potenzialità che non ha, secondo me, espresso. Poi il martedì dopo Napoli l’ho chiamato per dirgli che ha fatto la più bella partita da quando è con me per continuità. Gli ho fatto i complimenti, e se ci sono delle voci forse lo hanno stimolato. E’ questo quello che voglio da tutti. Per il resto, credo che abbia risposto lui”.
Milito scalda i motori: “Sta molto bene, ha fatto delle partitine con noi. Avranno una partita il 26 o 27 che gli farà bene per rientrare poi tra i convocati per la sfida con la Lazio. Spero di averlo a disposizione per la prossima partita”.
Il derby non è una gara come le altre, ma Mazzarri sa già cosa vuole dai suoi: “Io vorrei vedere la partita che abbiamo fatto a Napoli, con un pizzico di attenzione in più però in fase difensiva. Abbiamo concesso poco con l’Udinese quando giocammo a Udine, vorrei vedere quel tipo di calcio. Poi ovviamente ci sono i valori tecnici del Milan con Balotelli, Matri, Kakà, e se dovessimo abbassarci dovremo essere bravi a fare le famose ripartenze, non fatte fino ad ora benissimo. Alla mia squadra chiederà grande attenzione in fase difensiva, poi però esprimere anche il nostro calcio con serenità. Il calcio è attenzione, non tensione. Bisogna fare le giocate che piacciono a me ma con serenità e tranquillità in certe zone di campo”.
Per un maniaco della tattica, come si prepara una gara dove a deciderla potrebbe essere un episodio: “Sono consapevole che il derby è il derby, ma le partite di cartello, quelle con grandi aspettative, sono tutte uguali. Bisogna preparare al meglio i ragazzi. Bisogna mettere il cuore, qualcosina in più perché la gara lo richiede. Ma senza dimenticare che se si fanno le cose bene, il risultato poi arriva. Ci sono le regole del calcio, che non ti permettono ad esempio di essere troppo vigoroso”.
Il Milan vanta due campioni come Kakà e Balotelli. Mazzarri chi toglierebbe?: “Sono restio, non parlo mai dei singoli, nonostante siano due campioni, nemmeno dei miei. Rispetto la squadra nell’interezza. Ci sono giocatori che hanno talento più degli altri, ma ci vogliono anche difensori attenti, centrocampisti che pressano. Non entro in questo discorso”.
Da sempre alle big viene attribuita la cosiddetta sudditanza psicologica, non vista quest’anno, dato che l’Inter è il miglior attacco senza nessun rigore a favore: “Prima della partita però non ne parlo di arbitri. Non mi aspettavo di non ricevere nemmeno un rigore. Guardavo l’Inter da fuori, non me l’aspettavo, ma ho ancora più stimoli. L’ho fatto in altre squadre, lo farò anche qui. Sono il tipo adatto per tirare fuori qualcosa in più”.
Con Alvarez squalificato, ci sarà la chance per Kovacic?: “Sono due discorsi slegati. Alvarez è un giocatore offensivo, se ha giocato da mezz’ala è perché faceva le due fasi come piace a me dandomi delle garanzie. Kovacic ha fatto vedere tante cose, ma la fase difensiva deve crescere. In questo momento non lo vedo per giocare in mezzo al campo dall’inizio, dove ci deve essere una logica di ragionamento. Poi a gara in corso dipende come va la sfida può farlo. Ma non è il momento”.
Intanto Cambiasso non sembra avere la giusta copertura in fase difensiva: “Cambiasso deve stare alto, altrimenti arretra tutta la squadra. In 11 contro 11 a Napoli abbiamo avuto un possesso palla superiore a loro perché eravamo alti, Cambiasso esce quando è giusto uscire. A Napoli ha fatto bene, ma non era coperto bene da chi doveva fare la diagonale e lì forse ci abbiamo perso una partita”.
Capitolo Ruben Botta, del quale non si parla mai,vo quasi: “Lo guardo sempre, anche se viene da un grave infortunio, si allena bene. Gli allenamenti sono indicativi, poi bisogna vedere la reazione in campo la domenica. Mi piace, ne parlerò con la società e anche per il bene del ragazzo. Preferisco che vengano fatte relazioni ai giornalisti delle persone adatte, io parlerò con la società per avere una rosa più giusta e congrua alle competizioni che dobbiamo affrontare”.
Zanetti potrebbe partire dal primo minuto: “Sì, per avere equilibrio dovrebbe essere il giocatore giusto per coprire le avanzate degli esterni di centrocampo o delle due punte, o di Palacio con Guarin-Kovacic. Javier ha esperienza e doti giuste in questo senso. Kovacic, potrebbe essere valutato magari al posto di Guarin, sempre al posto in cui l’ho impiegato. Potrei sacrificare Guarin a fare la mezz’ala. Ho ancora dei dubbi, poi farò le scelte iniziali e sfrutterò i tre cambi. Se gioca Taider, Guarin fa il trequartista. Se invece seguendo altre logiche dovesse giocare Kovacic, Guarin farebbe la mezz’ala. Fredy ha le qualità per ricoprire quel ruolo”.
Domani sarà anche derby in panchina con Allegri, livornese come Mazzarri: “Ci siamo salutati in occasione di Italia-Germania. Ho stima per lui, non ci sono problemi. Pure quando ho visto Mourinho è successa la stessa cosa. In passato difendevamo le rispettive squadre, l’importante è che ci sia stima e rispetto”.
L’importanza del derby: “Se vale solo 3 punti? Razionalmente sì. Ma è una stracittadina, siamo a contatto coi tifosi e sentiamo la differenza. Poi certe partite, al di là della classifica e tutto, possono aiutarti in autostima, ti possono condizionare psicologicamente. Siamo esperti anche in questo, noi allenatori, nel voltare pagina. Per i tifosi ha una valenza superiore”. Kuzmanovic continua ad allenarsi senza avere spazio: “Sta bene, l’ho visto brillante, se dovessi avere bisogno potrò contare su di lui. Può fare i tre ruoli del centrocampo, ma non ha i 90′ sulle gambe. E se dovessi sostituire Cambiasso, lui può farlo. Lo tengo in grande considerazione, lo stimo anche come uomo”.
L’Inter non ha fenomeni in campo, ma chi potrebbe decidere il derby?: “Certo. Non faccio i paragoni col passato, con Ibrahimovic o Ronaldo. Ma la storia è il passato, ora c’è l’attualità, c’è il confronto col campionato nostro. Palacio lo può fare, Guarin pure, poteva farlo anche Alvarez. Ma è la squadra a fare la squadra offensiva, e lo dimostra il fatto che siamo il miglior attacco d’Italia. Come stimolerò i miei? Solitamente prima delle partite i ragazzi li carico, voglio che si concentrino. Non dobbiamo però sentirla troppo, dobbiamo entrare in campo nel modo giusto, trasformando l’energia in rabbia positiva. Da due partite non giochiamo in 11 contro 11 e probabilmente ci sono costate dei punti, non dobbiamo dimenticarci delle regole del calcio domani. Quello che farà il Milan lo vedremo”.
Da inizio stagione ad ore, il voto alla sua Inter: “Se non valuto la classifica do un voto altissimo, perché siamo cresciuti tanto. Poi il voto si abbassa perché nelle ultime tre partite due le abbiamo giocate male e una l’abbiamo persa. Tolte queste, anche dal punto di vista numerico e da come siamo partiti, abbiamo fatto più del normale. Vincere il derby sarebbe una grande iniezione di fiducia per tutta la stagione, questo è certo. Se dovesse andare male, dovrò metterci del mio per voltare pagina, pensare alle prossime partite. Ma è più da valutare in casi negativi, perché se dovesse andare bene per come è composta la squadra sarebbe un qualcosa di particolare”.
Il particolare rapporto di Mazzarri con il fumo: “Se smetterò in caso di vittoria del derby?Non me la faccia fare questa promessa. Quando uno è fumatore, trovo sempre un modo, un perché, per fumare. Quando avrò la possibilità di essere più tranquillo vorrei inizialmente regredire e poi smettere”.
Luigi Perruccio
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