LAZIO-INTER CONFERENZA MAZZARRI / APPIANO GENTILE – Dopo la vittoria nel derby del 22 dicembre scorso, il 2014 dell’Inter parte dall’Olimpico di Roma. Dove domani, ore 18.30, la squadra nerazzurra affronterà la Lazio del nuovo tecnico Reja, da poche ore subentrato al licenziato “per giusta causa” Vladimir Petkovic. Alla vigilia del match, valido per la 18esima giornata di Serie A, la conferenza stampa dell’allenatore interista Walter Mazzarri:
Lazio e l’arrivo di Reja sulla panchina biancoceleste: “Penso che Reja possa ricompattare l’ambiente, che conosce già. Ho letto che c’è più entusiasmo anche del pubblico laziale. La rosa della Lazio è competitiva, sarà un test importante per noi, anche perché il cambio di allenatore spesso dà la scossa”.
Sosta utile? “Ho visto bene i ragazzi, carichi. Probabilmente la vittoria nel derby ha fatto bene, ci voleva. Però ora dovremo dare continuità alle nostre prestazioni”.
Come sta Milito? “Sarà convocato di sicuro. Dovrà ritrovare ritmo gara, ci vorrà del tempo. In certi momenti della gara e in base a tante altre valutazioni, potrà dare il suo contributo ai compagni. Un campione come lui, crea sempre preoccupazioni ai nostri avversari. E’ il nostro valore aggiunto”.
Palacio determinante: “I numeri dicono che Palacio è molto bravo nel finalizzare, ma lui gioca per la squadra”.
Le condizioni di Icardi: “Purtroppo non so nemmeno se potrò convocarlo per la gara di domani. Ha la febbre. Peccato perché stava bene fisicamente. Ora è qui ad Appiano in una stanza, valuteremo in queste ore se farlo arrivare a Roma poi con il dottore “.
Juve-Roma, per chi farà il tifo? “Io faccio il tifo solo per la mia squadra, punto. Pensiamo a noi”.
Mercato: serve un’altra punta? “Sapete che di mercato non parlo. Non vedo l’ora che arrivi il 31 gennaio, voci e rumors vari possono solo distrarre la squadra. D’Ambrosio? Non do valutazioni su giocatori non a mia disposizione”.
Kuzmanovic interno o centrale? “Ha spesso giocato da mezz’ala, mentre alcune volte l’ho provato da metodista. Nel derby ha fatto entrambi i ruoli. Sta bene, è un giocatore eclettico, poi vediamo come, dove e quanto tempo impiegarlo in futuro. Lui è uno dei tre-quattro giocatori in ballo per la partita di domani”.
E’ realistico pensare al terzo posto? “Io non mi accontento mai. Guardando le prestazioni, avremmo dovuto avere qualche punto in più. Ma sono sicuro che la squadra abbia dei margini di miglioramento. Con me, anche in passato, le rose col passare del tempo sono cresciute”.
La squadra può supportare due punte? “Giocare con una punta, non vuol dire che non abbiamo una mentalità offensiva e propositiva. Da quando faccio l’allenatore, l’obiettivo delle mie squadre è sempre stato quello di far gol, uno in più dell’avversario. Ritorniamo al derby: con quanti attaccanti ha giocato il Milan? Tutti dicevano due, o addirittura tre. Invece, aveva solo Balotelli come terminale offensivo, poi Kakà e Saponara che non possono considerarsi degli attaccanti. L’Inter fino a una giornata fa aveva il miglior attacco del campionato, giocando col solo Palacio in avanti…”.
Le condizioni di Cristian Chivu: “Non è in gruppo con noi, non so dire quando potrà rientrare. Sicuramente non in tempi brevi”.
Quale giocatore dell’Inter potrà ‘consacrarsi’ nel 2014? “Be’, dico Kovacic… Il ragazzo sta crescendo molto, secondo me diventerà un giocatore davvero importante, soprattutto utile alla squadra. Sono fiducioso che possa maturare ancora di più nel girone di ritorno “.