INTER, MAZZARRI FURIOSO SOCIETA’ / MILANO – Le due sconfitte con cui l’Inter ha inaugurato il 2014 in campionato ed in Coppa Italia non sono state digerite da Walter Mazzarri. Il tecnico toscano è arrabbiato con tutti: dalla squadra che in campo non fa quello che gli viene chiesto agli arbitri che stanno danneggiando i nerazzurri. Ma soprattutto con la società, tanto che qualcuno ha addirittura paventato la clamorosa possibilità che si dimetta. Rumors che tuttavia non trovano conferme: Mazzarri non ha mai fallito i suoi obiettivi come allenatore e non vuole farlo nemmeno all’Inter, ma ci sono tre punti su cui va fatta chiarezza al più presto.
MERCATO – Mazzarri ha ripetuto più volte che la rosa è troppa ampia, a maggior ragione adesso che non c’è più nemmeno la Coppa Italia, ed ha indicato i giocatori che possono essere ceduti: Wallace, Pereira, Mudingayi, Olsen e Belfodil. Attende invece di capire se dovrà partire un big e lui preferirebbe che fosse Ranocchia piuttosto che Guarin. Ma l’allenatore nerazzurro vuole sapere anche chi può arrivare: ha chiesto almeno un esterno (due sarebbero meglio), un vice Cambiasso ed un centravanti.
RIGORI – Nelle quattro ultime partite l’Inter ha vinto contro il Milan e perso le altre tre. Ma tutte le gare sono state viziate da errori arbitrali con rigori non concessi ai nerazzurri: Maggio su Palacio contro il Napoli, Zapata sempre su Palacio nel derby, Dias su Rolando contro la Lazio e Domizzi su Milito in Coppa Italia. L’unico a farlo presente, però, è stato Mazzarri tanto che gli è stata affibbiata l’etichetta di ‘piangina‘. Ora il tecnico toscano non parlerà più di arbitri, ma vuole che sia qualcuno del club a difendere la squadra.
UOMO DI RIFERIMENTO – Con Moratti che si è defilato dopo aver ceduto la maggioranza delle quote del club e il presidente Thohir che vive in Indonesia, manca all’Inter un uomo di riferimento tra squadra e società. Mazzarri non sa a chi far riferimento e, di conseguenza, è chiamato a svolgere – oltre al ruolo di allenatore – anche quello di punto di riferimento con tifosi e giornalisti. Una posizione che delegherebbe volentieri a qualcun’altro per concentrarsi unicamente sul lavoro sul campo.
Maurizio Russo