CALCIOMERCATO INTER HERNANES / MILANO – C’è un nuovo sogno che riempie le notti di quasi tutti gli interisti. Questo sogno ha un volto e un nome: Hernanes, 28 anni. Il giocatore, un centrocampista di grande qualità, duttile anche se un po’ delicato sotto l’aspetto fisico, è stimato da Walter Mazzarri, che pare lo abbia segnalato, anzi chiesto come regalo di gennaio al suo presidente, Erick Thohir. Il brasiliano è forte, per dirla spicciola, il suo eventuale arrivo rafforzerebbe l’undici nerazzurro senza però risvegliare l’ambizione terzo posto, ormai definitivamente riposta in soffitta. Ma il brasiliano è anche un obiettivo impossibile (per gennaio e forse anche per giugno). Per tre motivi. 1) Le casse dell’Inter sono vuote. Guarin, la cui cessione potrebbe autofinanziare il mercato in entrata, è stato abbandonato dal Chelsea, che ha preso Matic, e all’orizzonte non si intravedono altri acquirenti per il mediano colombiano, che Thohir ha preso a calci nel sedere sabato scorso, non favorendo certo il lavoro, già assai ostico, dei due ‘mercatari’ di Corso Vittorio Emanuele. Ricapitolando: Hernanes, il cui contratto da poco più di 2 milioni, compreso bonus, scade nel 2015, viene valutato poco sotto i 20 milioni. 2) La concorrenza straniera: il verdemarelo è nel giro della Nazionale di Scolari, andrà quasi sicuramente ai Mondiali, ed è da tempo nel mirino di club inglesi e spagnoli. In particolare dell’Atlético Madrid, club che ci metterebbe due minuti ad acquistarlo (e a offrigli uno stipendio adeguato), perché non ha problemi di liquidità e che potrebbe garantirgli la vetrina della Champions League. Che viene comunque dopo il fascino dei soldi. Tutti i giocatori del mondo, per non dire tutti i lavoratori, cambiano anzitutto squadra e datore solo per vedersi incrementare la propria busta paga (se ce l’hanno). Poi sopraggiungono altri fattori e ulteriori valutazioni. 3) L’attuale dirigenza interista, oltre a non avere budget per comprare, non ha la caratura e la personalità per poter trattare con Lotito (che non lo darebbe via in prestito), uno che sa stare al mondo (come Moggi, Galliani e compagnia bella) e che sa tutelare e nel caso vendere la propria gioielleria. Branca e Ausilio non sono ancora riusciti a chiudere l’operazione D’Ambrosio col Torino (che sta durando anche troppo), cioè ad acquistare un ‘normale’ laterale in scadenza di contratto. Figurarsi…
Raffaele Amato