INTER CHAT BREHME / MILANO – Uno delle colonne dell’Inter targata Trapattoni, uno dei tre tenori tedeschi insieme a Matthaus e Klinsmann. Andreas Brehme ha risposto via Twitter alle domande dei fans nerazzurri, che hanno partecipato mandando le loro richieste attraverso l’hashtag #Askbrehme. La prima domanda riguarda i suoi eredi, con Brehme che risponde seccamente: “Alaba del Bayern Monaco, Jansen dell’Amburgo e Schmelzer del Borussia Dortmund. Ma se devo dire in chi mi rivedo di più, dico David Alaba: è un giocatore fantastico”
Un sostenitore gli ricorda i quattro anni all’Inter, con lo stadio sempre pieno; Brehme ricorda con piacere: “Vero, all’Inter ho vissuto anni fantastici. Il momento più bello? Ovviamente lo scudetto del 1989, ma anche la vittoria in Coppa Uefa”. Poi, un messaggio di incoraggiamento per Erick Thohir: “Penso che farà grandi cose, ne sono sicuro. Ma dovrà cambiare tante cose. Anche Massimo Moratti è stato un grande presidente”. E nell’Inter del futuro ci può essere spazio per giocatori tedeschi? “Io me lo auguro, fossi l’allenatore dell’Inter ne porterei di sicuro. Ma all’Inter servono anche tanti italiani”. E fra i tanti giovani tedeschi, uno in particolare Brehme vorrebbe vedere in nerazzurro: “Mario Götze, giovane di prospettiva”, risponde ad un tifoso. Ma di cosa ha bisogno innanzitutto l’Inter per tornare a vincere? “Di nuovi giocatori. E poi di ricostruire piano piano”.
Domanda delicata da un tifoso del Bayern: chi tifava Brehme nella finale Champions 2010? “Avevo previsto una vittoria dell’Inter. E’ stato difficile per me, ma i miei figli hanno festeggiato per l’Inter”.A Brehme viene anche chiesto di Mateo Kovacic: “E’ un grande giocatore ma deve dimostrarlo in campo”. Il tedesco spiega poi con chi è rimasto amico tra i giocatori della sua Inter: “Ho ancora contatti con Andrea Mandorlini, come anche con lo zio Beppe Bergomi e con Riccardo Ferri“. Una tifosa lo stuzzica sugli scudetti bianconeri; pronta la replica: “Sono 29”. Domanda anche sull’esplosione dei centrocampisti tedeschi: “Il segreto? La pianificazione, il far crescere i giocatori mandandoli in prestito, come avvenuto con Toni Kroos al Bayer Leverkusen”. A domanda su quando si vedrà giocare in campo il suo clone, Brehme risponde simpaticamente: “A giugno a Madrid con la maglia dell’Inter”.
L.P