INTER FASSONE / MILANO – Nell’undici anti-Torino, Mazzarri ha schierato un solo italiano, ovvero Ranocchia. Per questo, stamane han riproposto a Marco Fassone la solita minestra sulla scarsa ‘italianità’ dell’Inter. Il dg nerazzurro ha risposto dapprima chiamando in causa nome e, quindi, tradizione del club, per poi spiegare che, in caso di partecipazione a una competizione internazionale, molto probabilmente l’Europa League, evidentemente la squadra dovrà assumere quanto meno una leggera tinta tricolore.
“Il nostro nome, Internazionale, la dice lunga sul fatto che siamo una squadra con questo tipo di vocazione, cioè di accogliere giocatori che vengono da tutte la parti del mondo – le sue parole a ‘Radio Rai’, come riporta ‘Inter.it’ -. Certo non possiamo dimenticarci che rientrando a giocare una competizione europea, come noi speriamo, ci sono delle importanti regole dell’UEFA che dobbiamo seguire: nei 25 giocatori che disputano le competizioni, 4 devono essere italiani e 4 devono essere cresciuti nel nostro vivaio. Quindi questi ultimi se sono stati formati qui è probabile che siano italiani. Se non altro per regolamenti dobbiamo adattarci ad avere una percentuale importante di italiani all’interno della rosa”, chiosa Fassone.
R.A.
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