INTER-ATALANTA MAZZARRI / MILANO – Alla vigilia della sfida che vedrà opposte l’Inter e l’Atalanta, Walter Mazzarri ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa del ‘Giuseppe Meazza’. La squadra orobica è un vera e propria bestia nera per l’Inter delle ultime stagioni, ma la “banda Mazzarri” ha ritrovato la solidità intravista nella prima parte di stagione ed i risultati ottenuti nelle ultime gare inducono quantomeno a un po’ di ottimismo. Ecco, intanto, le parole del tecnico di San Vincenzo riportate in diretta per Voi da Interlive.it.
“Tre partite fondamentali? Quando ci sembrò di avere il calendario in discesa, ci trovammo poi nel momento più difficile. Tutti gli impegni vanno rispettati e noi dobbiamo lavorare su noi stessi, quando giochiamo bene possiamo mettere in difficoltà anche le squadre più forti. Dobbiamo giocare ogni partita al massimo e poi tirare le somme sulla stagione. Mancano i gol del centrocampo? Ci servono certi meccanismi, noi quasi sempre arriviamo facilmente davanti all’area e poi sbagliamo nell’ultima scelta, è successo anche col Verona. In settimana abbiamo lavorato molto su questo e speriamo di migliorare. Solidità difensiva ritrovata? La squadra è organizzata e quando tutti danno una mano i difensori certamente ne traggono beneficio: se tutti sanno che cosa fare le cose girano meglio, è normale.
Atalanta bestia nera? L’Atalanta è una bestia nera di molte squadre… è una squadra che gioca bene, spensierata perchè è già salva, e per assurdo si esprime meglio fuori casa. Dobbiamo prendere questa partita con le molle ma penso che possiamo fare bene. Noi terzi in classifica se le cose fossero andate diversamente? Abbiamo lasciato molti punti per strada, per diversi motivi, e chiaramente c’è un po’ di rammarico. Se continuiamo così però penso che si possa comunque parlare di una stagione positiva”.
“Cambiasso ha detto bene quando ha detto che in campo ci vanno i giocatori. La qualità e i valori non si possono scordare: si possono fare tanti movimenti, ma più bravi sono i giocatori e più è facile esprimersi bene e trovare i risultati. Quando c’è qualità si può segnare da fuori area o trovare altre soluzioni determinanti. Giacomelli e gli arbitri? Spero che non si facciano condizionare dal fatto che non abbiamo ancora avuto un rigore a favore. Ranocchia ritrovato? Ognuno dei miei giocatori è abituato a dare il meglio perchè sa che ogni partita sbagliata può costargli il posto da titolare. In questo modo tutti sono più motivati e credo che sia il modo giusto per creare una mentalità da grande squadra.
Alvarez per far rifiatare Palacio? Quando si hanno tante soluzioni diventa più facile, è importante sapere che quando qualcuno non è in forma può essere sostituito in maniera adeguata. I giocatori devono comunque capire che i risultati della squadra vengono al primo posto, i ragazzi devono lavorare e io devo essere bravo a farlo capire. Jonathan? Non mi sono mai posto il problema. Lo vedevo quando era un avversario e sapevo che aveva delle caratteristiche importanti, penso che il ragazzo si sia trovato bene nei miei schemi perchè punto molto sugli esterni. So com’è fatto, va stimolato in continuazione per dare il meglio e deve continuare così perchè le grandi squadre non si possono permettere prestazioni altalenanti”.
“Inter-Catania 0-0? Io non ero disfattista, abbiamo continuato a lavorare e sapevo che prima o poi le cose – con i dovuti scongiuri – sarebbero girate nel modo giusto. Anche in quella partita poi avevamo giocato bene, ricordo 14 calci d’angolo e diverse occasioni da gol, ma quando non riesci a buttarla dentro diventa difficile e questo condiziona anche l’andamento della partita. Se non si segna, poi, ogni discorso sulla tattica diventa aria fritta.
Fiorentina e Napoli fuori dalle coppe? Continuando in Europa avrebbero forse perso qualche punto, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi. Abbiamo altre dieci partite e dobbiamo raccogliere punti, quello che faranno gli altri lo vedremo alla fine. Rammarichi per la Champions? Come ho detto prima, se si fa il computo in generale io penso che avremmo meritato di più. Facendo qualche pareggio in meno avremmo potuto raccogliere almeno quattro o sei punti in più e la nostra classifica sarebbe potuta essere diversa; ma queste cose le diremo alla fine della stagione, per ora dobbiamo pensare a lavorare e basta. Nagatomo? Non sta ancora benissimo ma spero di poterlo convocare, vedremo.
Hernanes? Ha dimostrato che la qualità in campo deve esserci, un giocatore come lui cambia la partita. Prima ho parlato dei 14 calci d’angolo col Catania: se magari li avesse battuti uno come lui, avremmo avuto più possibilità di segnare e magari dilagare, perchè quando poi si sblocca la partita diventa più facile. Io credo che l’Atalanta non si chiuderà e cercherà di giocarsela fino alla fine, poi penso che dovremo essere bravi noi a tarparle le ali ed impedirle di fare il suo gioco. Anche il Torino voleva giocare, ma siamo stati bravi e non l’abbiamo permesso. Juan Jesus? Non l’ho mai visto allenarsi bene come adesso. Vedo che sta mettendo la testa a posto e sta andando a mille, si impegna tantissimo ed è in forma e questo mi piace molto”.
Alessandro Caltabiano