Inter, Cambiasso polemico: “Qualcuno si è stufato di me. Se andranno via otto giocatori…”

Esteban Cambiasso (Getty Images)
Esteban Cambiasso

INTER CAMBIASSO / MILANO – Accesa e pepata l’intervista di Cambiasso a ‘La Repubblica’, avvenuta prima del ko casalingo contro l’Atalanta. Il centrocampista argentino, prossimo al compimento dei 34 anni, ha il contratto in scadenza a giugno: “Avverto in giro questa necessità di far smettere quelli che hanno vinto tutto con l’Inter – apre la polemica il ‘Cuchu’ -. Dicono che sia per i costi, ma quando leggo che il club risparmierà coi nostri contratti cosa vuol dire, che il prossimo anno qui ci saranno 15 giocatori? Se ne escono 8, devi prendere altri 8, no? Allora, dov’è il risparmio?“.

Niente rinnovo, dunque: “Per ora non ho sentito nessuno della nuova proprietà e nemmeno altri club. Ma io continuerò a giocare, questo è certo – puntualizza l’argentino, ad Appiano Gentile dall’estate 2004 -. In tal senso, le risposte che ricevo dal mio corpo sono rassicuranti. In dieci anni ho giocato quasi sempre quaranta partite l’anno: forse è per questo che c’è chi è stanco di me, vedono la mia faccia da tanto… Pensano che io sia più vecchio di Pirlo (35 anni a maggio) e Xavi (34 anni), ma mica è vero. In Europa è pieno di 33enni come me, e poi l’Inter ha appena acquistato il 32enne Vidic“.

Quindi vi è una sorta di ‘pregiudizio’ sui giocatori più anziani? “Sì, ma esiste anche sui giovani – risponde Cambiasso, autore di 4 gol nella stagione in corso -. E’ un problema concettuale: non si riesce a capire che questo è un gioco e c’è chi lo gioca bene e chi male, e non lo decide la carta di identità. Uno di 19 anni o di 33 non ti fa perdere o vincere a prescindere, sennò tutti giocherebbero coi 28enni”.

Senza una proposta di prolungamento da parte dell’Inter, il ‘Cuchu’ resterebbe in Italia? “Impossibile, non oso immaginarmi a sfidare l’Inter per lo scudetto, o addirittura in un derby: per carità!”, passa e chiude il 19 argentino, che con la maglia nerazzurra ha collezionato oltre 400 presenze.

R.A.

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