MILAN-INTER CONFERENZA MAZZARRI / APPIANO GENTILE – Nel corso della consueta conferenza stampa della vigilia, Walter Mazzarri ha presentato la sfida che domani sera vedrà opposte Inter e Milan nell’attesissimo derby che sarà un crocevia fondamentale per la qualificazione all’Europa League. Ecco le parole del tecnico nerazzurro, riportate per Voi da Interlive.it.
“Dubbi sulla formazione? Ne ho qualcuno, per esempio per Jonathan spero di avere maggiori indicazioni dalla rifinitura di domani mattina. Valuteremo al meglio la situazione, ma se non dovesse partire titolare ci saranno comunque tre cambi a gara in corso. Milan indietro in classifica? Parleremo alla fine, mancano tre partite e i sei punti che ora abbiamo di vantaggio potrebbero aumentare o diminuire. Calcio italiano scavalcato da quello portoghese? E’ un momento di crisi economica fortissima e ne hanno risentito anche i club storici, come l’Inter e il Milan. E’ un momento di transizione e speriamo di tornare competitivi se riusciremo a lavorare tutti con la mentalità giusta. Ultimo derby per Milito, Zanetti e Samuel? Queste cose le valutate voi, io devo fare la formazione e penserò al bene della squadra, poi non è detto che vada via. Icardi “bad boy”? Mi piace dialogare con i ragazzi e credo di dar loro consigli utili, sia nel calcio che nella vita privata. Da quando ha ripreso ad allenarsi Icardi si allena benissimo ed è un professionista vero, perciò non ho proprio nulla da dirgli sotto quel punto di vista. Milito come Luca Toni? Milito è un campione e quando sarà il momento incontrerà la società, mancano tre partite e dopo si discuterà tutto”.
“Guarin a centrocampo? Seedorf non ha detto chi gioca, non lo dirò nemmeno io perché non voglio dare vantaggi. Balotelli e Pazzini? Io non ho paura di nessuno, semmai rispetto la squadra perché sono bravi e anche con la Roma sono partiti bene prima di andare in svantaggio. Sono in salute e dobbiamo prepararci ad una partita difficile. Juventus-Benfica e i cambi di modulo? Il problema non credo sia il modulo, ma come gioca la squadra nel complessivo. Ci sono diverse variabili in una singola partita, come se ad esempio parliamo di noi e della sfida col Napoli. Non credo che esista un modulo specifico per l’Europa, quando ero al Napoli dominammo contro il Chelsea vincendo 3-1 e poi al ritorno utilizzando lo stesso modulo perdemmo ai supplementari. Poi certamente gli avversari iniziano a studiare le tue strategie, quindi cambiare può rivelarsi utile, ma non appositamente per l’Europa. Chi ha più da perdere tra noi e il Milan? Non mi pongo il problema, io mi concentro sulla partita perché tutti pensiamo di poter vincere. Dopo la partita vedremo il risultato, lo accetteremo e lo valuteremo. Un escluso tra Andreolli, Ranocchia e Samuel? Andreolli ha fatto una grandissima partita e gliel’ho detto, poi in settimana ci sono altre valutazioni da fare ma quello che mi rende contento è che anche come rendimento si è avvicinato agli altri ragazzi. Il momento di Guarin? Ora sta facendo bene Kovacic e scelgo lui, poi Guarin è entrato a Parma e ha risolto la partita. In una rosa di un certo tipo serve un’alternanza, io credo sia normale: se avessi schierato Guarin dopo le ultime prestazioni non buone, mi sarei sentito chiedere “ma perché non ha schierato Kovacic?”.
“Io emozionato? No, non mi faccio condizionare ma l’atmosfera è affascinante, i tifosi ci tengono molto e noi vogliamo vincere per farli contenti. Seedorf subito al Milan? I presidenti fanno delle valutazioni perché hanno avuto la possibilità di conoscere giocatori che magari sono stati importanti, con Seedorf senza dubbio i dirigenti hanno pensato che avesse l’esperienza per gestire la situazione e io sono contento per lui e gli faccio i complimenti. Io la sua opportunità non l’ho avuta e me la sono dovuta guadagnare facendo tanta gavetta, ma in ogni caso sono contento di quello che ho fatto. Risultati dell’Inter? C’è da mangiarsi le mani per tutti i pareggi ma io credo che servano comunque a stabilizzare l’andamento. Un pareggio non è una sconfitta e comunque dà continuità, poi penso che quest’anno abbiamo gettato al vento un’ottima opportunità. I valori del Milan? Hanno dei giocatori importantissimi, da Kakà a Balotelli e via dicendo, e quando sono in salute giocano bene e vanno rispettati. Facendo una considerazione da tifoso, potrei dire che loro avrebbero dovuto avere meno difficoltà perché l’anno scorso sono arrivati terzi, ma è andata così e può succedere. Visita di Moratti? Importante a livello psicologico perché lui è un monumento dell’Inter, i grandi risultati non partono dal campo ma arrivano dalla mentalità e dal lavoro che si fa in settimana, ma anche dall’unità di intenti che la società mostra nei loro confronti. Alvarez sta meglio, lo valuterò anche oggi e se non succede qualcosa di negativo sarà convocato anche se non credo che verrà schierato titolare. Centrocampista o attaccante in arrivo? Mancano tre giornate, dopo ne parleremo. Per ora dobbiamo fare in modo di concludere la stagione nel modo migliore. Inter finalmente più solida? A gennaio c’è stato il periodo peggiore, poi abbiamo perso un po’ di punti per qualche errore dei singoli, errori che ci hanno penalizzato rispetto a quanto avremmo meritato. Spero non succeda più perché dalla stagione prossima voglio lavorare in un altro modo. Nagatomo? Mi aspetto che faccia bene, ha avuto un grande rendimento e spero che continui a lavorare così perché per noi è importante, nei momenti di forma ha dimostrato di avere qualità e per le sue caratteristiche si è rivelato molto utile”.
Alessandro Caltabiano
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