INTER-LAZIO 4-1 / MILANO – Al ‘Meazza’ una Lazio con poche speranze europee e in emergenza capitola 4-1 in favore dell’Inter, più cinica e con un Kovacic in grande spolvero. Partenza forte dei biancocelesti, in vantaggio con Biava, poi sale in cattedra il croato, autore degli assist per i gol di Icardi e Palacio (il secondo su cross di Nagatomo). Handanovic respinge il ritorno della squadra di Reja nel secondo tempo: il sigillo definitivo arriva dal sinistro dell’ex Hernanes.
Zanetti
Diciannove stagioni, 857 presenze e 21 gol con la maglia dell’Inter. E’ stata la serata di Javier Zanetti, che alla soglia dei quarantuno anni ha dato l’addio al calcio giocato davanti ai suoi tifosi (domenica contro il Chievo l’ultimissima in carriera). L’argentino, che in nerazzurro ha vinto tutto dopo anni di cocenti sconfitte, e più volte indicato come degno erede di Giacinto Facchetti, al termine di questa stagione diventerà un dirigente della neo società targata Thohir. Sul campo è stato sempre simbolo di professionalità e sacrificio. Una delle ultime Bandiere del calcio moderno, a cui giustamente tutto lo stadio ‘Meazza’ ha reso onore.
La partita
Lazio che sblocca subito la gara: cross dalla sinistra per Cana, lasciato inspiegabilmente solo, che di testa indirizza verso la porta trovando l’ultimo tocco decisivo del compagno Biava. 1-0 al 1′. La squadra di Reja gioca e lascia giocare, permettendo all’Inter di ritornare in partita cinque minuti più tardi: Kovacic raccoglie fra le due linee, e con un passaggio a tagliare apre la mal messa difesa biancoceleste servendo a Palacio, in corsa, la rete del momentaneo pareggio. I biancocelesti soffrono in avvio azione l’aggressività e il pressing alto dell’undici di Mazzarri, nel complesso pià mobile rispetto al derby mentre sempre un po’ confusionaria e complessa la sua manovra: Kovacic eccelle nella gestione e padronanza del pallone, sono continui i suoi dialoghi con Nagatomo ed El Trenza; meno in luce Hernanes, maggiormente attivo nella fase di non possesso, dando manforte a Kuzmanovic, che sostituisce lo squalificato Cambiasso. Il 3-4-3 degli ospiti, a Milano con tante assenze e acciaccati, è un toccasana per la costruzione di azioni d’attacco: Klose è il perno centrale, Keita (a destra) è una saetta che punta l’uomo con la personalità di un veterano, pur avendo solo diciannove anni, a sinistra Felipe Anderson fa da collante col centrocampo convergendo spesso centralmente e dialogando con maggiore praticità con il bomber tedesco. L’errore principale della Lazio è stato quello di concedere troppo spazio a Kovacic, decisivo anche sul 2-1 di Icardi: il croato penetra per vie centrali e con un’altra straordinaria invenzione spacca in due la retroguardia biancoceleste, il giovane argentino raccoglie e con un diagonale infila la porta difesa da Berisha. Il vantaggio fa mettere le tende da campeggio alle ‘Aquile’, che al 37′ concedono a Palacio la rete del 3-1: tap-in sul cross di Nagatomo per la doppietta e il diciannovesimo gol stagionale. Nel secondo tempo c’è spazio per l’ultima al ‘Meazza’ di Zanetti e il ‘Principe’ Milito: i nerazzurri abbassono ritmo e baricentro, gestendo con qualche difficoltà il vantaggio: Handanovic salva la porta almeno in quattro occasioni, prima del 4-1 dell’ex Hernanes: Kovacic dà la scossa all’azione, passaggio al brasiliano che stoppa col destro per concludere di potenza e precisione col mancino. Al fischio finale l’Inter festeggia il suo capitano e torna in Europa League: a Verona contro il Chievo basterà un punto alla squadra di Mazzarri, nuovamente confermato da Thohir, per concludere al quinto posto.
IL TABELLINO
INTER-LAZIO 4-1
1′ Biava (L), 6′ 37′ Palacio, 33′ Icardi, 78′ Hernanes (I)
INTER (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Rolando; Jonathan (51′ Zanetti), Hernanes, Kuzmanovic (73′ Taider), Kovacic, Nagatomo; Palacio (63′ Milito), Icardi. A disposizione: Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Campagnaro, D’Ambrosio, Alvarez, Guarin, Botta. Allenatore: Walter Mazzarri
LAZIO (3-4-3): Berisha; Biava, Cana, Dias; Gonzalez (45′ Ledesma), Onazi (68′ Candreva), Biglia, Pereirinha; Felipe Anderson, Klose, Keita. A disposizione: Strakosha, Guerrieri, 2 Ciani, Elez, Novaretti, Mauri, Filippini, Pollace, Perea, Minala. Allenatore: Edy Reja
ARBITRO: Massa
NOTE – Ammoniti: 29′ Palacio (I); 46′ Onazi (L)
Raffaele Amato
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