CALCIOMERCATO INTER / MILANO – Ieri Mazzarri, Ausilio e Fassone si sono riuniti per il più classico vertice di calciomercato. Lo riporta la stampa italian. In attesa dell’arrivo e delle ultime decisioni di Thohir – che dovrebbe atterrare a Milano questo giovedì o nella prossima settimana – si è discusso del rinnovo dello stesso tecnico nerazzurro fino al 2016 (magari con opzione per il 2017) e dei giocatori da comprare per il rafforzamento della squadra, che perderà almeno dieci-dodici elementi.
Cercasi laterale Si attendono risposte dalla Turchia: Erkin, bloccato da Ausilio, pare sia in attesa di un incontro col presidente del Fenerbahce: in caso di fumata bianca – la società turca pare voglia offrire un quinquennale superiore ai 2 milioni netti l’anno, contro la proposta interista che si basa su un quadriennale a 1,7 milioni – l’Inter virerà il suo obiettivo altrove: Criscito, Bernat e, perché no Zuniga, sono nomi che piacciono in corso Vittorio Emanuele.
Un centrocampista Thohir, quanto o più di Mazzarri, è convinto che per il salto di qualità occorrerà acquistare un centrocampista di grande e assoluto temperamento, capace di interpretare al meglio le due fasi. Per questo soono in netto calo le quotazioni di Nilton – il favorito fino a qualche giorno fa, ma un punto interrogativo a certi livelli -, mentre i ‘preferiti’ dell’allenatore sono essenzialmente due: Valon Behrami e Obi Mikel. Entrambi difficili e costosi: lo svizzero è in rotta con Napoli e Benitez, ma per il suo cartellino De Laurentiis non farà certo sconti. Base d’asta: 12 milioni. Cifra che chiede il Chelsea per cedere il nigeriano, legato da un contratto in scadenza nel 2017. I nerazzurri lo vorrebbero in prestito, come peraltro Javi Garcia del Manchester City. Il mediano spagnolo ha, però, uno stipendio alto: circa 4 milioni netti. Sullo sfondo, ma in salita, la candidatura di Granit Xhaka, in realtà un trequartista, quindi profilo distante da quello richiesto da Mazzarri.
Bomber Per l’attacco i nomi sono abbastanza noti: il più accessibile, usando un eufemismo, è Fernando Torres. Prendibile sì a titolo temporaneo, magari con l’opzione per il riscatto da esercitare a giugno 2015, sempre se si trovasse una intesa per lo stipendio. Quello del ‘nino’ è altissimo: 8 milioni netti. Abramovich è davvero disposto a pagarne metà? Torres muore così dalla voglia di lasciare la Premier per la Serie A? La principale alternativa è rappresentata da ‘chicharito’ Hernandez, in uscita dal Manchester United e rientrante nei nuovi parametri economici: è il pallino di Thohir, il cartellino del messicano costa 10-12 milioni e il suo stipendio è inferiore alla metà di quello dell’ex Atlético.
R.A.
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