INTER MAZZARRI / MILANO – Mazzarri dirà le sue ‘verità’ sulla stagione dell’Inter che si è appena conclusa al quinto posto. Ecco le dichiarazioni del tecnico nerazzurro – che ha parlato nella sala stampa dello stadio ‘Meazza’ – integralmente riportate qui su InterLive.it.
Conferenza MAZZARRI
L’Inter è tornata in Europa con un turno d’anticipo, al di là delle difficoltà…
“Sono abituato a parlare con i fatti. I numeri, la classifica e gli obiettivi sono quelli che contanto. Per questo ho dovuto aspettare la fine per parlare. L’Europa non era un obiettivo così scontato, è stato un anno positivo in cui abbiamo fatto davvero tante cose buone. Io e il mio staff abbiamo ottenuto il massimo visto la rosa”.
Il futuro di Mazzarri
“Resterò all’Inter anche nella prossima stagione, d’altronde ho un contratto. Sono rimasto felice per la chiamata di Thohir dopo il successo sulla Lazio. So di aver lavorato bene per la mia società”.
Ma per qualcuno la stagione dell’Inter è stata insufficiente…
“Quando si centra un obiettivo, come si può considerare la stagione non positiva?
Quale è stato il principale errore di Mazzarri in questa stagione?
“Si poteva fare qualcosa di più in generale. Abbiamo fatto troppi pareggi, ma il responsabile principale mi ritengo io”.
Che cosa Le ha dato più fastidio ascoltanto le critiche?
“Io sono molto autocritico: tanti spunti li prendo anche dalle critiche, ma solo se sono vere ed obiettive. Ma quando capisco che la critica non corrisponde alla realtà, allora non le do peso”.
E’ così importante il rinnovo del contratto?
“L’Importante è che ci sia stima tra me e la società: e la stima c’è, mi è già successo di stare in scadenza col Napoli, e in quell’anno la squadra fece una grande stagione. In questi giorni parleremo comunque del prolungamento, vedendo se c’è realmente una unità di intenti”.
Come pensate di avvicinarvi alle prime tre posizioni?
“Se non possiamo competere ad armi pari, dovremo essere bravi a ‘produrre’ meglio degli altri. Con la società devo ancora parlare delle linee programmatiche: il primo giorno del ritiro vi dirò quali saranno i nostri obiettivi futuri”.
Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito hanno detto addio…
“Sono stato orgoglioso di aver accompagnato questi giocatori che hanno fatto la storia dell’Inter. Loro tenevano a riportare il club in Europa, insieme ci siamo riusciti. Ci siamo salutati nel modo migliore. Dopo un anno di Inter, ora ho ancora più esperienza riguardo l’ambiente e, quindi, potrò dare ancor di più una mentalità da Inter ai miei giocatori”.
I fischi degli interisti preoccupano Mazzarri?
“Prima della Lazio il pubblico non aveva capito il momento della squadra: col senno del poi credo sia stato apprezzato come abbia gestito l’addio al calcio di Zanetti. Entrato nel momento giusto, ha contribuito a portare a casa un risultato per noi importante… Alla fine è andato tutto bene: abbiamo festeggiato una vittoria e Zanetti ha potuto continuare a festeggiare coi tifosi. Con lui avevo concordato tutto prima della partita”.
Che cosa ha imparato dopo questa stagione?
“Ogni anno ho sempre cercato di apprendere e migliorarmi. C’è stata una situazione quasi storica – il cambio societario, ndr – che, magari, ha creato qualche problema nella gestione quotidiana della squadra. E’ stato un anno particolare, sono stato messo alla prova ma sono soddisfatto per come ho gestito l’annata e per come la nuova società mi abbia riconosciuto tale merito”.
Parma e Torino hanno ottenuto quasi gli stessi punti dell’Inter. Come se lo spiega?
“In club di meno pressioni tutto è molto diverso. Alla fine conta il risultato finale, poi l’Inter è in un momento particolare di ristrutturazione…”.
L’Europa League potrebbe essere un ostacolo?
“Dipende dal mercato che faremo. A Napoli, nel mio ultimo anno, abbiamo utilizzato l’Europa League per crescere e lanciare i giovani. Puntando sul campionato, infatti alla fine siamo arrivati secondi. Vedremo, ma per puntare a tutto servirà un organico all’altezza”.
Thohir vuole un gioco migliore
“Il presidente è un appassionato, con me parla sempre di calcio ed è un appssionato di moduli. Quest’anno ha anche visto partite belle, credo che complessivamente la mia Inter ha acquisito una mentalità propositiva: siamo una squadra che, dopo la Fiorentina, sta più tempo nella metà campo avversaria. Piuttosto stiamo lavorando sull’altalenanza di risultati…”.
Ci sono state difficoltà nel tenere la squadra su un certo livello atletico?
“Non mi sembra: a volte ci è mancata la concentrazione e sbagliato l’approccio alla gara. In questa stagione dovevamo migliorare molti aspetti, poi la condizione atletica dipende anche dalle caratteristiche dei singoli giocatori”.
Come sarà la nuova Inter?
“Nella prima settimana di ritiro lavorerò sulla difesa a quattro. Il ruolo che cercheremo di coprire grazie al mercato è quello del metodista. Mi piacerebbe Luiz Gustavo, ma credo sia un obiettivo irraggiungibile. Ho comunque in mente due-tre moduli”.
Ranocchia-Kovacic-Icardi la spina da cui ripartire?
“Assolitamente sì. Poi sarò la società che dovrà spiegare le linee programmatiche future, l’obiettivo Champions e così via… Le basi per ripartire ci sono, ma l’anno prossimo avremo tre competizioni. In rosa ho un giocatore alla Luiz Gustavo? Vediamo, però voglio più titolari pronti a giocarsi una maglia da titolare”.
L’Inter poteva fare qualcosa in più in Coppa Italia?
“Prima di fare le scelte anti-Udinese ho parlato con la società. In quella gara avevo bisogno di valutare alcuni giocatori, perché eravamo vicini alla chiusura del mercato di gennaio”.
Obi Mikel eventuale alternativa a Luiz Gustavo?
“Il nigeriano è un altro giocatore di grande livello, ma di calciomercato toccherà parlare ad Ausilio e alla società”.
Come si sostituisce Milito?
“Per me rappresentava il giocatore ideale. L’ho rincorso tutto l’anno, per fortuna è esploso Icardi. L’argentino ha avuto problemi fisici ma poi ha fatto bene. Ora dovrà migliorare”.
I giovani?
“Bisogna capire chi è conveniente far stare qui l’anno prossimo anche in ottica Europa League”.
Alla Pinetina ci saranno dei cambiamenti
“Io relaziono su tutto, ma poi decide la società. Io resto comunque un dipendente”.
Mazzarri cosa farà in vacanza?
“Non so cosa farò. Ho mille cose da pensare, però credo che mi prenderò per me stesso una decina di giorni. Studierà l’inglese? Non c’ho tempo: prima, facendo l’osservatore in giro per il Mondo, qualche parola la sapevo…”.
L’Inter potrà fare a meno di Guarin?
“Dipende dal modulo e da chi arriverà. Quando ci rivedremo a luglio, la squadra sarà già parzialmente completata”.
Dopo un anno si sente più interista?
“Credo di essere pià padrone e consapevole del mondo Inter”.
Gli episodi arbitrali hanno influito sulla classifica dell’Inter?
“Numeri: siamo la maglia nera dei rigori a favore: speriamo di essere più fortunati nella prossima stagione”.
Soddisfatto di aver ottenuto 60 punti?
“Sì, e le statistiche che mi hanno fornito i miei collaboratori sono più che positive. Abbiamo fatto bene anche con i giovani e con lo stesso Ranocchia, che ho visto positivo nell’ultimo periodo”.
Il cambio societario è stato così influente per la stagione?
“Sì, e non lo dico per crearmi un alibi. E’ come quando in un giornale cambia il direttore, ho avuto paura di perdere il posto”.
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