INTER SAMADEN GIOVANILI / MILANO – Roberto Samaden, direttore del settore giovanile interista, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sportitalia: “Il progetto Inter parte da lontano, dall’arrivo di Moratti nel ’95 e poi è stato sviluppato e perfezionato da Ausilio e Baresi, che hanno gettato le fondamenta. Le prospettive ora cambiano alla luce della situazione del calcio italiano. Con meno campioni in prima squadra è più facile che i giovani emergano. Ho seguito il progetto su larga scala della Germania dopo l’Europeo: lì il progetto partiva dalle scuole elementari e non dai vivai. Da quell’esempio si possono prendere spunti – dice -. Noi abbiamo un forte base con Rusca (responsabile tecnico delle attività di base dell’Inter) che seleziona in età molto giovane i ragazzi: ci vuole intuito ed esperienza, perche’ io ad esempio, vedendo meno partite, ho meno occhio di altri nostri scout che hanno una maggiore facilità nel notare delle qualità – continua – . Dall’anno prossimo avremo il gruppo dei ’96 e non mi sento di scommettere su nessuno. Se devo dire un nome faccio quello di Tassi, altra intuizione di Ausilio. Poi direi Camara, che ha tutte le carte in regola per esplodere nella prossima stagione” ha concluso.