Inter, la frustrazione di De Laurentiis

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis

DE LAURENTIIS-MAZZARRI / MILANO – I continui attacchi di De Laurentiis a Mazzarri, i primi già nel giugno di un anno fa, nascono da una profonda frustrazione del patron-presidente del Napoli. Perché frustrazione? Pur non essendo laureati in psicologia o affini, è chiaro che De Laurentiis oltre a sentirsi tradito dall’ex tecnico – reo di aver rinunciato alla proposta di rinnovo per legarsi all’Inter di fine impero morattiano, riducendosi le ambizioni ma non lo stipendio -, si senta anche frustrato, ovvero deluso per il mancato appagamento di un’aspettativa, visto che il sostituto Benitez (uno dei migliori allenatori al mondo), accolto l’estate scorsa dal produttore cinematografico come portatore di “internazionalità” (ma cosa vuole dire?)  non ha per ora fatto meglio del tanto discusso e criticato predecessore. Un terzo posto senza mai insidiare la Juventus per lo scudetto, e una coppa Italia (di intralcio nel corso della stagione, grande obiettivo una volta che si è raggiunto), peraltro vinta anche da Mazzarri nel maggio 2012 (2-0 alla Juve neo scudettata), nella sua prima stagione sulla panchina azzurra. Può darsi che lo spagnolo aiuterà il Napoli nella conquista di altri trofei, quel che è certo è che la frustrazione di De Laurentiis – di riflesso, accanimento verso Mazzarri, che, forse, farebbe bene a non rispondere, cioè a non abbassarsi ai livelli del suo ex datore di lavoro (certo non è facile) – sia destinata ad aumentare, che il suo Napoli vinca o perda.

Raffaele Amato

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