INTER DODO’ INTERVISTA/APPIANO GENTILE – Gli eroi del mitico Triplete non ci sono più, partiti verso i campionati più disparati. Con Erick Thohir è iniziata una nuova era per l’Inter a caccia di un rinnovato ciclo, magari vincente come quello post 2006. Proprio uno dei nuovi arrivati, il brasiliano Dodò (in prestito dalla Roma, riscatto obbligatorio dopo la prima presenza ufficiale in nerazzurro, ndr) intervistato da ‘sky sport’ cerca di mettere una pietra sopra il passato: “Abbiamo la responsabilità di scrivere nuove pagine della storia del club. I tifosi ricordano il Triplete con l’affetto che merita, ma adesso vogliono una squadra vincente”. A proposito della maglia 22 di Milito, chiosa: “Pesa come tutti quanti, ma l’importante è lo stemma dell’Inter sul petto. Il nome di dietro passa, come tutti. Prima di Milito l’ha indossato qualcun altro e dopo di me ci sarà qualcun altro”. Dodò vuole farsi trovare pronto da subito, mercoledì prima gara ufficiale contro lo Stjarnan, per l’Europa League: “Un po’ di difficoltà ci sarà sicuramente, non conosciamo bene i giocatori contro cui dovremo giocare”. La risposta del classe ’92 di Campinas a coloro che criticano la squadra per via di un possesso palla giudicato ‘sterile’: “Probabilmente questo è successo perché il mister non ha avuto sin da subito tutti gli attaccanti a disposizione. Al contrario, il reparto difensivo è stato completo dall’inizio e quindi Mazzarri ha concentrato molta attenzione sui difensori e noi abbiamo imparato le sue idee e ciò che voleva”. Sul tecnico di San Vincenzo Dodò prosegue: “Cosa mi ha trasmesso? Tanta fiducia con il suo carattere importante. La sua mentalità è quella giusta perché vuole farci capire che dobbiamo mettere tutto ciò che abbiamo, in allenamento come nelle gare ufficiali”. Sugli obiettivi stagionali: “Vogliamo lottare per i primi posti, sia per la Champions League che per lo scudetto. Il nostro obiettivo è quello di arrivare il più in alto possibile”. Impatto positivo all’Inter e una ‘frecciatina’ alla sua ex squadra: “Mi trovo bene qui all’Inter e sono orgoglioso di essere arrivato qui. Se a Roma mi rimpiangono vuol dire che ho dimostrato qualcosa di buono”. Capitolo condizione fisica: “Mi sono preparato bene a partire da giugno indipendentemente dalla mia destinazione. Fisicamente stavo già bene ed ero pronto sia per la Roma che per venire qui all’Inter”. Prospettive personali: “Sarà un anno importante, voglio giocare il più possibile per fare il bene di questa squadra”.
Stefano Vimercati
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