INTER CAMBIASSO / MILANO – Torna a parlare Esteban Cambiasso, dopo un’estate di riflessione seguita al suo addio all’Inter. L’ex centrocampista nerazzurro, ora vicino al Leicester, non ha lesinato una frecciata alla dirigenza seppur ribadendo il suo amore per la squadra con cui ha vinto la Champions League da protagonista. Ecco le parole dell’argentino a ‘SkySport24’: “Il mio addio all’Inter? Non riesco a vederlo come un addio, il legame con i tifosi è ancora fortissimo e io mi sento sempre e comunque in mezzo a loro, ovunque vada. Magari qualcuno avrebbe potuto comunicarmi prima la decisione della società, almeno 3 o 4 mesi prima, in modo che potessi decidere con più calma il mio futuro. Invece ho parlato solo con Ausilio, un giorno prima della partita con il Chievo (ultima di campionato, ndr), ed è stata una chiacchierata molto tranquilla anche se per quello che ho fatto con la società credevo di meritare un altro trattamento… Comunque all’Inter ho vissuto dieci anni meravigliosi, e non solo per il lungo tempo in cui sono rimasto a Milano: parlo proprio delle sensazioni, di come ho vestito e sentito la maglia dell’Inter. Non potrei mai dare qualcosa a un’altra società italiana, non dopo tutto quello che ho fatto con l’Inter. Moratti? Non so se lui mi avrebbe tenuto, è difficile, ma io penso di sì. Alla fine è andata diversamente, ma quello che mi rallegra è di averlo aiutato a realizzare il suo sogno: lui mi ha dato tanta fiducia, come tutto l’ambiente e gli allenatori che ho avuto: ho firmato l’ultimo rinnovo dopo l’eliminazione subita dal Manchester United, un anno prima del Triplete, con Mourinho in panchina. Non so spiegare cosa provo quando mi dicono che i tifosi si sentono rappresentati da me: per me è un orgoglio indescrivibile”.
Sul futuro, suo e della squadra nerazzurra: “Non so ancora da dove ripartirà la mia carriera, cerco un posto in cui essere felice con la mia famiglia. Questa settimana deciderò dove andare, in base a diverse motivazioni su cui sto ragionando da tempo. Probabilmente chiederò un solo anno di contratto, per una mia scelta. L’Inter invece ha bisogno di essere competitiva, è obbligata a fare bene semplicemente perché è l’Inter, non ci si può nascondere. Quest’anno i nerazzurri avranno tre competizioni da affrontare, perciò serve una rosa all’altezza, ampia ed equilibrata”.
Alessandro Caltabiano
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