INTER SORTEGGI EUROPA LEAGUE / MILANO – Messo alle spalle il sorteggio di Europa League, è tempo di valutazioni per tutte le contendenti. L’Inter ha pescato gli ucraini del Dnipro, i francesi del Saint-Etienne e gli azeri del Qarabag, questi ultimi alla prima apparizione di sempre nella fase a gironi. Javier Zanetti ha presentato la sfida dal punto di vista della società nerazzurra, ma non è stato l’unico a esprimere un commento in proposito.
SAINT-ETIENNE – Dominique Rocheteau, vicepresidente del consiglio di sorveglianza della società transalpina, si è dimostrato piuttosto soddisfatto per le tre squadre estratte. Ecco le sue parole a ‘L’Equipe’: “Può sembrare un gruppo facile, ma non lo è. A questi livelli è sempre molto difficile, poi contro l’Inter sarà senz’altro una sfida bellissima, specialmente nella cornice di ‘San Siro’. Dnipro e Qarabag? Non le conosciamo tanto, ma ci saranno trasferte lunghe e questo potrà incidere in maniera negativa. E se non dovessimo qualificarci non sarà un problema, essere arrivati a questo punto è già un’ottima cosa. L’importante è dare il massimo per passare il turno”.
QARABAG – Per la società azera ha parlato il tecnico, Gurban Gurbanov, in un’intervista pubblicata direttamente sul sito del club: “Ci aspettavamo qualunque tipo di avversario e ci sono capitate queste. Inter? La conoscono tutti, certamente, è una squadra che non si discute e giocare con loro sarà una grande esperienza, spero indimenticabile per i tifosi e per il calcio di Azerbaijan. Le altre? Il Saint-Etienne è la squadra francese che ha vinto più campionati nazionali, il Dnipro invece ha appena vissuto la sua stagione migliore. Non sarà per nulla facile, ma noi ci proveremo”.
DNIPRO – Ecco le dichiarazioni rilasciate da Andriy Stetsenko, di ruolo direttore sportivo, al portale ufficiale del club ucraino: “Gruppo molto pesante, l’Inter è uno dei club più forti del mondo, giocare contro di loro è sempre difficile. Magari però decideranno di concentrarsi sul campionato e in Europa League schiereranno le seconde linee, chissà”. Come glielo spieghiamo, a questo, che Thohir osserva le mosse di Mazzarri con la lente di ingrandimento?
A.C.