INTER-STJARNAN 6-0 KOVACIC / SAN SIRO – Finalmente Mateo Kovacic. Il croato ha portato via il pallone dopo la tripletta che ha mandato a casa i simpatici islandesi dello Stjarnan: ecco le sue parole ai cronisti che lo attendevano al termine della gara. “Il gol? Peccato non aver segnato prima, ma ora ci sono riuscito e spero di farne ancora tanti con questa maglia. Quando ognuno fa il suo lavoro ci si diverte tutti: non si parla di un giocatore singolo, siamo una squadra e quando tutti danno il proprio contributo possiamo fare molto bene” ha dichiarato Kovacic a ‘Mediaset Premium’. “Ruolo? Oggi da seconda punta mi sono trovato bene, ma mi piace anche giocare da mezzala sinistra perché posso tenere il pallone. Comunque, faccio quello che dice il mio allenatore. Paura di San Siro? Non ho mai avuto paura di giocare a calcio. Questa è la mia passione e devo ringraziare Dio, che mi ha permesso di fare un lavoro che amo. Devo tanto ai tifosi, loro mi applaudono sempre e questo mi dà coraggio. Siamo un gruppo molto unito: siamo tutti amici e anche se le prossime gare saranno più impegnative so che siamo pronti ad affrontarle, a cominciare dal Torino. Dobbiamo dare il massimo, tutti quanti, perché questo club deve tornare in alto. Non siamo ancora una grande squadra, ma se lavoriamo bene diventeremo molto forti. L’anno scorso? Sono stato escluso perché con Mazzarri dovevo imparare bene la fase difensiva. Per me il calcio è stata una felicità, poi invece è diventato altro e adesso ho imparato a mettermi a disposizione della squadra. Posso diventare bravo anche nel tiro dalla distanza, so di averne le qualità, ma solitamente ho sempre cercato i miei compagni con lo sguardo. Sono contento per com’è andata oggi, voglio continuare così e spero che riusciremo a conquistare il terzo posto”.
Ai microfoni di ‘InterChannel’, Kovacic ha aggiunto: “Ho dedicato il mio primo gol ai tifosi, gli altri alla mia famiglia e all’Inter. Per esultare dovrò parlare con Juan Jesus, dovrà insegnarmi a ballare” ha concluso ridendo il croato. Grande serata per lui, con la speranza che questo possa essere il momento decisivo per la sua consacrazione definitiva.
Alessandro Caltabiano