TORINO-INTER PAGELLE / TORINO – La nuova Inter di Erick Thohir stecca al debutto stagionale, pareggiando per 0-0 in casa del Torino. Primo tempo piuttosto noioso, con l’unico sussulto dovuto al rigore regalato da Doveri e parato da Handanovic dopo 20′. Qualche emozione in più nella ripresa, con l’arbitro romano che sceglie nuovamente di diventare protagonista espellendo Vidic per un applauso ritenuto ironico.
INTER
Handanovic 7 Come l’anno scorso è protagonista in avvio, questa volta in positivo, parando il rigore a Larrondo. Il resto è normale amministrazione poiché, non potendo beneficiare di ulteriori tiri dal dischetto, i granata non riescono mai a rendersi pericolosi e impattano contro il muro eretto da Mazzarri.
Ranocchia 6 L’atteggiamento difensivo delle due squadre gli rende il lavoro facile. Qualche grana in più nella ripresa, ma sono poche le sbavature del centrale umbro, commesse prevalentemente quando prova ad impostare per i compagni.
Vidic 6 Oggi un nuovo step nel suo ambientamento in Italia, con il rigore concesso al Torino in occasione della caduta plateale di Quagliarella a metà del primo tempo. Meglio che si abitui, in Italia gli attaccanti non vanno toccati… specialmente se tratta di attaccanti già multati per simulazione in passato. Aggiornamento al 93′: non si può neppure applaudire. Benvenuto, Nemanja.
Juan Jesus 6,5 Gestisce bene i pochi pericoli che passano dalle sue parti, sfruttando la fisicità e coprendo gli spazi con intelligenza. E’ il migliore del reparto arretrato: dalle sue parti Larrondo proprio non ce la fa.
Jonathan 6 Tra i giocatori nerazzurri è quello che ha maggiori spazi a disposizione, e difatti i (pochi) pericoli creati dai nerazzurri nel primo tempo arrivano tutti dalla sua parte. Qualche sbavatura nella ripresa, oltre ad una condizione fisica ancora da migliorare, sono i fattori che ne determinano la sostituzione nel finale.
> dall’85’ Nagatomo sv
Medel 6 Tanto lavoro oscuro per il cileno, lanciato immediatamente nella mischia da Mazzarri. L’ex Cardiff City corre per due, facendo gli straordinari dopo la sostituzione di M’Vila e distinguendosi per qualche intervento ruvido. Con l’uscita del francese diventa padrone del centrocampo, mostrando anche la sua leadership.
M’Vila 5,5 Buon numero di palloni recuperati dal mastino francese, che però si rende protagonista di qualche disattenzione a livello tattico in occasione di alcune ripartenze granata. Mazzarri sceglie di sacrificarlo per mandare in campo Osvaldo.
> dal 56′ Osvaldo 6 A livello tattico il suo ingresso è fondamentale perché permette ad Icardi di trovare maggiori spazi. L’italo-argentino ha anche l’opportunità di battere a rete, anche se nell’unica vera occasione da gol Padelli è lesto a respingere.
Dodò 5,5 Involuto rispetto alle amichevoli estive, trova molti meno spazi e appare meno lucido nel dribbling, scegliendo troppo spesso di tenere palla a oltranza. Niente allarmismi: il tempo per migliorare e dimostrare le proprie qualità c’è tutto.
> dall’80’ D’Ambrosio sv
Hernanes 5,5 Un po’ in difficoltà nel primo tempo, sfrutta meglio gli spazi aperti nella ripresa senza però trovare mai lo spunto vincente.
Kovacic 5,5 Passo indietro rispetto alla prestazione importante offerta contro lo Stjarnan. Un po’ troppo evanescente, ci prova con qualche accelerazione che viene però vanificata dalla bravura dei difensori granata nel chiudere gli spazi.
Icardi 5,5 Ben chiuso nel primo tempo, beneficia dell’ingresso di Osvaldo riuscendo ad andare al tiro per la prima volta. Anche con una secondo attaccante al proprio fianco, però, non riceve altri palloni giocabili e per di più aiuta poco in fase difensiva.
Mazzarri 5 Privilegia l’aspetto difensivo nel primo tempo, lasciando Icardi isolato in avanti e regalando di fatto i primi 45′ al Torino. Qualche miglioramento con l’ingresso di Osvaldo, ma la squadra non riesce a decollare anche per una condizione fisica non ancora ottimale. La preoccupazione fondamentale è che, nonostante la rosa sia stata modellata secondo le esigenze del tecnico, non si è avuto quel salto di qualità che tutti – detrattori di Mazzarri e non – si aspettavano. La speranza è che dal mercato possa arrivare un aiuto: poi, sarà il tempo delle opportune valutazioni.
TORINO
Padelli 6,5 Importante chiusura su Osvaldo lanciato a rete nella ripresa, poco altro da segnalare.
Maksimovic 6 Prestazione sufficiente, lascia il terreno di gioco in barella per infortunio.
> dal 70′ Molinaro sv
Glik 6,5 Copre bene su Icardi lasciato solo in avanti. Qualche difficoltà in più con l’ingresso di Osvaldo.
Bovo 6 Tanto lavoro difensivo e anche l’opportunità di andare al tiro dalla distanza in un’occasione.
Darmian 6 Nel primo tempo va in difficoltà contro Jonathan, molto meglio nella ripresa.
Nocerino 6,5 Prestazione contraddistinta da tanta sostanza e lavoro oscuro in mezzo al campo.
Gazzi 7 Rischia tantissimo su Medel al 68′, ma salva tutto impedendo al cileno di segnare a botta sicura. Probabilmente il migliore tra i granata, un vero mastino a centrocampo.
El Kaddouri 6 Fa intravedere le sue capacità offensive, ma esce proprio nel momento chiave del match.
> dal 55′ Sanchez Mino 6,5 Si mette in evidenza con qualche buon dribbling e tanto lavoro in fase difensiva.
Moretti 6 Prestazione sufficiente per l’ex Genoa, nonostante qualche imprecisione in fase di impostazione.
Larrondo 5 Si lascia ipnotizzare da Handanovic nell’occasione che avrebbe potuto sbloccare la gara.
Quagliarella 5 Un rigore procurato, tutto il resto è noia. E considerando che il rigore è un gentile regalo di Doveri…
Ventura 6 L’atteggiamento del Torino nei minuti finali sembra denotare la volontà dei granata di giocare per il pareggio: missione compiuta, allora.
Arbitro Doveri e assistenti 4 Rigore inesistente concesso al Torino al 20′, come per dare un segnale su ciò che l’Inter dovrà aspettarsi in questa stagione. E se quello è un rigore, allora magari dovrebbe spiegarci cos’aveva di diverso la trattenuta di Glik su Icardi nel finale, ovviamente in area granata. Il fischietto romano dà il meglio di sé nei minuti di recupero, espellendo proprio Vidic per un fantomatico applauso al suo indirizzo, anche se l’applauso in questione sembra dovuto più ad una decisione corretta dell’arbitro che aveva decretato la rimessa dal fondo. Il tutto, naturalmente, senza concedere neppure un minuto in più rispetto ai 3′ (peraltro decisamente pochi, considerate le perdite di tempo dei granata). Sembra quasi che rovinare il debutto assoluto di un grande giocatore in Serie A con la maglia dell’Inter sia la sua priorità principale: come la chiamerebbe José Mourinho? “Prostituzione arbitrale”?
Alessandro Caltabiano