INTER BENITEZ PANDEV / NAPOLI – Inter e Napoli si intrecciano, nell’intervista concessa da Goran Pandev ai microfoni de ‘Il Mattino’, non soltanto per i trascorsi nerazzurri e partenopei dell’attaccante macedone. Risultano molto interessanti, infatti, le sue dichiarazioni sul tecnico Rafa Benitez, avuto già a Milano nella seconda metà del 2010 ed ora primo responsabile del suo addio al Napoli. Ecco le parole di Pandev: “Non ho capito bene perché hanno voluto cedermi, avevo un buon rapporto con tutti e ho scelto Napoli con il cuore, decidendo persino di ridurre lo stipendio che guadagnavo all’Inter. Con Mazzarri (ora tecnico dell’Inter, ndr) abbiamo vissuto due anni fantastici, vincendo la Coppa Italia e arrivando due volte in Champions League, e se non ci fossimo trovati di fronte ad una Juventus straordinaria forse avremmo vinto noi lo Scudetto. Poi è arrivato Benitez, e se volete sapere perché sono andato via dovete chiedere a lui. Ho sempre rispettato le sue scelte e mi sono impegnato al massimo, facendo quello che mi chiedeva quando entravo in campo. Piuttosto, voglio fare un’altra osservazione: a Napoli tre anni fa c’era un grandissimo gruppo affiatato che ha ottenuto tanti risultati. Nell’ultima stagione invece il club è arrivato soltanto terzo ed ora è stato escluso dalla Champions League. Su questo bisogna riflettere: io non voglio commentare le scelte della società perché con la dirigenza ho un ottimo rapporto, ma i fatti dicono che il Napoli di Mazzarri è stato smontato. Sono stati mandati via Cannavaro, Behrami, Dzemaili, De Sanctis (e Campagnaro, ndr), e sono arrivati tanti nuovi giocatori. Alcuni erano molto forti, come ad esempio Higuain, ma quello che mi ha sorpreso è stata la volontà di interrompere tanto bruscamente un ciclo che aveva reso felici e soddisfatti i tifosi. Lo stesso che sarebbe accaduto all’Inter, se Benitez fosse rimasto più a lungo, invece restò solo cinque mesi e non ci fu il tempo. Guardate invece cosa è successo a Napoli: confrontando le due formazioni si può vedere che tutti i giocatori che facevano parte della gestione di Mazzarri sono stati accantonati”.
E adesso nel presente di Pandev c’è la Turchia, e precisamente il Galatasaray del nuovo tecnico Cesare Prandelli. Un altro italiano, in una carriera in cui l’Italia ha rivestito un ruolo fondamentale: “Sono stato in Italia per 13 anni e ricordo con piacere tutti gli allenatori che ho avuto. Delio Rossi mi ha fatto crescere tanto, poi ho avuto Mourinho che mi ha insegnato a diventare un campione, poi Mazzarri che mi ha voluto fortemente a Napoli ed ha rilanciato la mia carriera. Ognuno di loro mi ha dato fiducia, e per un calciatore la fiducia è tutto. L’Italia mi ha aiutato tanto, mi ha fatto crescere come uomo prima che come calciatore, e sono stato molto bene. Ho sempre pensato di prendere anche la cittadinanza italiana: ora che sono a Istanbul iscriverò i miei figli in una scuola internazionale, perché voglio che continuino a parlare la lingua”.
A.C.
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