INTER KUZMANOVIC / ZAGABRIA (Croazia) – In una lunghissima intervista concessa a ‘Sportske’, Zdravko Kuzmanovic ha toccato diversi temi caldi nell’ambiente Inter. Ecco le dichiarazioni del centrocampista nerazzurro: “Sono contento di essere all’Inter, ora che sono rimasto le cose possono cambiare e ho ancora possibilità di guadagnarmi il posto qui perché la stagione è lunghissima e siamo impegnati in tre competizioni molto difficili. La squadra è cambiata molto e sono stati acquistati giocatori che avranno bisogno di tempo per entrare in condizione: tutti noi ci siamo presi la responsabilità di riportare l’Inter ai vertici della Serie A, perché è là che merita di stare. Nel mio ruolo sono arrivati Medel e M’Vila, che sono due giocatori importantissimi: io continuerò a lavorare in silenzio e aspetterò la mia occasione, in Italia è un bene avere tanti centrocampisti in rosa e in più partecipiamo all’Europa League che è un torneo molto dispendioso. Ci sarà posto per tutti. Il girone europeo? Quando sei l’Inter ogni sconfitta può sembrare una brutta figura, ma noi ora non ci pensiamo”. Un altro acquisto fondamentale dell’Inter è Nemanja Vidic, arrivato a parametro zero dal Manchester United: “Nemanja è un top player ed un grande professionista, lo conosco dai tempi della nazionale. Ha un senso della leadership innato, ha il carattere giusto per sostituire Zanetti e Cambiasso dal punto di vista del carisma. Negli Stati Uniti è stato subito protagonista, è il tipo di giocatore che ci darà una grande spinta in tutto l’arco della stagione. Sono molto dispiaciuto per come sono andate le cose al suo esordio, l’arbitro ha interpretato male il suo applauso anche perché mancavano solo 30 secondi alla fine della partita. Nemanja non voleva né essere ironico, né insultare l’arbitro: cercando di difendere il pallone è stato spinto dal giocatore del Torino (Quagliarella, sempre lui, ndr), Vidic si aspettava il fallo ed ha applaudito. Spero che torni presto a guidare la difesa, ha imparato la sua prima lezione”.
Uno sguardo al recente passato nerazzurro, da Javier Zanetti a Massimo Moratti al suo connazionale Dejan Stankovic, ora secondo di Stramaccioni sulla panchina dell’Udinese: “Javier è una leggenda del club, siamo tutti contenti che sia rimasto qui da vicepresidente. Lui è sempre con noi, viaggia con noi e questo è fondamentale perché trasmette tanta energia al gruppo. Moratti invece era come un padre per noi, nel nostro ambiente c’era un clima quasi familiare: lui ha preso ogni decisione per il bene dell’Inter, ed ora è arrivato Thohir che ha soldi freschi da investire. Col tempo si instaurerà lo stesso tipo di clima. Stankovic? La sua scelta mi ha sorpreso ma per lui è una grande opportunità, sta partendo da un buon club e spero che vada tutto per il meglio”.
Chiosa finale sulle avversarie che l’Inter affronterà nella scalata alla Serie A: “La Roma è favorità sulla Juventus, il Milan invece si è rinforzato molto nell’ultimo giorno di mercato e la scelta di puntare su Torres mi ha sorpreso. Lo spagnolo è un grande attaccante, i rossoneri hanno fatto un buon investimento ma noi dobbiamo stare davanti”.
Alessandro Caltabiano
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