Ex Inter, Zamorano: “Studiavo i punti deboli della squadra. Vieri non rientrava, Ronaldo e la 1+8…”

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Ivan Zamorano
Ivan Zamorano

INTER ZAMORANO INTERVISTA / PANAMA – Per non perdere la sua etichetta di ‘giramondo’ l’ex centravanti. tuttora amatissimo, dell’Inter, Ivan ‘Bam Bam’ Zamorano, dopo aver partecipato qualche giorno fa alla partita della Pace, è tornato in Centro America per essere ospite della ‘Semana miPymes’ a Panama, organizzata dalla catena televisiva locale Cabla Onda. Naturalmente il suo primo pensiero è andato a difesa dei bimbi e questo è quanto ha detto in merito: “Difendere il diritto a sognare dei bambini. Se un bambino sogna di essere calciatore, ingegnere o architetto, non possiamo vietargli questo sogno”. Prendendo spunto, naturalmente, dalla sua vita e dal suo desiderio diventato realtà, di fare il calciatore, nonostante il primo provino con il Colo Colo, quando aveva solo 13 anni, fu un insuccesso, in quanto venne bocciato ma: “Questo mi diede la spinta per continuare a lavorare. La mia opportunità arrivò a 17 anni (con il Cobresal, ndr), quando debuttai in Prima Divisione. Il mio sogno era giocare a calcio da professionista e questa ambizione mi ha portato a raggiungere grandi traguardi”, queste sue parole, devono essere un monito a non arrendersi alla prima avversità, anche per tanti giovani che decidono di rincorrere un sogno, che sia calcistico o di qualsiasi altro ramo lavorativo. Naturalmente dopo l’inizio in Cile, la carriera di Zamorano si spostò in Europa ed era inevitabile non parlare degli stupendi anni passati con la maglia nerazzurra e con grandi campioni: Ronaldo, ‘El Toro’ Vieri, Roberto Baggio e il ‘Cholo’ Simeone ed ecco le sue parole, con un pizzico di nostalgia e di orgoglio: “Ho studiato le loro debolezze e mi sono impegnato per essere titolare con loro. Vieri non tornava di 30 metri a lottare per la palla e aiutare la squadra, così ho iniziato a lavorare su questo. A Ronaldo non gli piaceva passare il pallone, quindi nelle occasioni in cui giocavamo in tandem ho sfruttato questa caratteristica. Con lui sono rimasto titolare diventando capocannoniere, anche se ho dovuto cedergli il mio 9 e inventarmi l’1+8, che continua ad essere ancora oggi la maglia più venduta dell’Inter”. Sul fatto che la maglietta di Zamorano sia ancora la più venduta, bisognerebbe chiedere delucidazioni alla PR Marketing o all’ufficio merchandising dell’Inter, sul fatto che fosse uno dei giocatori più amati dalle monelle interiste questo è quasi sicuro, ma una cosa è certa: Ivan verrà ricordato sempre in maniera positiva, dai tifosi nerazzurri che hanno avuto il piacere di vederlo vestire la casacca dai colori del cielo e della notte e il canto: “Salta con noi gioca e segna Zamorano” echeggierà a San Siro ogni volta che passerà da quel mitico stadio, che lo ha visto protagonista, per veder giocare i nuovi eroi, che cercheranno di non farlo rimpiangere.

L.D.

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