DNIPRO-INTER PAGELLE / KIEV (Ucraina) – Inizio di Europa League positivo per l’Inter, che conquista il primato del girone con il minimo sforzo: contro il Dnipro finisce 1-0 per gli uomini di Mazzarri, a segno con D’Ambrosio a metà della ripresa. I nerazzurri beneficiano dell’espulsione dell’ucraino Rotan, mandato sotto la doccia appena 3′ prima.
INTER
Handanovic 6 Primo tempo da spettatore non pagante. Nella seconda frazione rischia solo su una conclusione di Konoplyanka, poi prende bibita e patatine per gustare l’exploit finale dei suoi compagni di squadra.
Campagnaro 6 Per gran parte della partita resta inoperoso e si limita a far girare la palla. Nel finale, dopo una strana ed inefficace incursione offensiva, torna alle sue mansioni e con due interventi di precisione annichilisce gli avversari di turno.
Vidic 6,5 Prestazione d’esperienza per il serbo, che gestisce con attenzione i (pochi) pericoli presenti dalle sue parti.
Juan Jesus 6,5 Sin dalle prime battute il brasiliano la mette sulla prestanza fisica: c’è poco da fare per gli sventurati attaccanti della formazione ucraina, quasi mai pericolosi. In crescita.
D’Ambrosio 7 Nella prima frazione non gli capitano grandi occasioni per mettersi in mostra, ma nella seconda sfiora il gol, fermato soltanto da un ottimo Boyko dopo aver trovato lo spazio per inserirsi in area. Al secondo tentativo, su posizione molto simile, trova finalmente la rete che vale la vittoria con un movimento da attaccante vero.
Hernanes 5,5 Pochi spunti degni di nota, da un suo un contropiede insidioso al Dnipro. In avvio di secondo tempo
> dal 77′ Jonathan sv
M’Vila 6,5 Cerca di arginare la spinta offensiva degli ucraini e il più delle volte ci riesce. In un’occasione rimedia anche una gomitata che gli provoca una ferita alla bocca: il sangue sgorga copioso ma il francese non si fa intimorire. L’unica sbavatura è lo scivolone con cui avvia una ripartenza avversaria in avvio di secondo tempo.
Kuzmanovic 5,5 Spende un giallo interrompendo una pericolosa ripartenza avversaria, poi prova a spezzare la monotonia della gara con un colpo di testa ben indirizzato che però si spegne sul fondo. Nel complesso denota poca qualità, in più rischia il secondo giallo in alcune occasioni.
> dal 62′ Osvaldo 6 Il suo ingresso, come già accaduto in passato, stravolge la partita regalando alla compagine nerazzurra il tanto di propensione offensiva che basta per andare a segno e strappare l’intera posta in gioco. Per lui ci sarebbero anche un paio di occasioni per trovare la gioia personale, ma in entrambe ritarda troppo la conclusione.
Dodò 6 Ben chiuso dal coriaceo Fedetskiy, il giovane brasiliano riesce a venire fuori soltanto nella ripresa con qualche spunto positivo in avanti. Dal punto di vista difensivo, invece, l’ex Roma è autore di una gara attenta.
Guarin 6 Piuttosto opaco nel primo tempo, probabilmente penalizzato dal modulo adottato da Mazzarri, viene fuori nella ripresa con qualche buona apertura verso l’area e un’occasione da gol di testa. Suo l’assist a D’Ambrosio, è protagonista anche nell’occasione del mancato rigore per i nerazzurri, quando un suo cross viene deviato con la mano da Mazuch.
Icardi 5,5 La prima occasione per pungere gli capita soltanto al 55′, con un pallone sporco su una ribattuta di Boyko. L’Icardi visto contro il Sassuolo avrebbe messo dentro senza batter ciglio, ma questo si fa ostacolare dalla presenza di un difensore e dai riflessi del portiere avversario. Nel finale, una chiamata errata del guardalinee lo priva della possibilità di presentarsi di nuovo a tu per tu con l’estremo difensore ucraino.
Mazzarri 6,5 La valutazione dell’operato del tecnico nerazzurro può derivare dalla media aritmetica tra il 5,5 del primo tempo e dal 6,5 del secondo. Nella prima frazione i nerazzurri si presentano molli e poco incisivi, sulla falsariga di quanto visto contro il Torino. L’inserimento di Osvaldo è ancora una volta fondamentale per rivoluzionare l’assetto tattico della squadra, e rispetto al match contro i granata riesce a favorire indirettamente anche il gol della vittoria. Mezzo punto in più, se consideriamo che la squadra nerazzurra – con Handanovic ancora imbattuto – si è imposta su un campo insidioso con una buona gestione del turnover in vista del Palermo.
DNIPRO
Boyko 6 Miracoloso su D’Ambrosio e Icardi, viene alla fine beffato proprio dal laterale campano.
Fedetskiy 6,5 Argina bene le incursioni offensive di Dodò: i pericoli nerazzurri arrivano sempre dall’altra parte.
Mazuch 6 Alla fine del primo tempo rischia tantissimo con una deviazione di mano su cross di Guarin.
Douglas 6 Col suo fisico imponente domina l’area di rigore oscurando Icardi.
Strinic 5,5 Spesso in difficoltà, l’Inter passa dalla sua parte. Ammonito per una gomitata su Kuzmanovic.
Kravcenko 6 Tanto lavoro oscuro sulla linea mediana, si spegne nel finale.
> dal 67′ Skakhov sv L’espulsione della “testa calda” Rotan gli costa una sostituzione praticamente immediata.
> dal 72′ Luchkevych sv
Rotan 5 Espulso per doppia ammonizione, probabilmente meritava altri due gialli nel primo tempo.
Kankava 6 Lavora bene sulla folta linea mediana allestita da Markevich.
Bruno Gama 5,5 A volte prova ad infastidire i nerazzurri con la sua velocità, ci riesce solo di rado.
Konoplyanka 6 Sfiora il gol con un tiro a giro sul secondo palo. Nel complesso soffre l’assenza di compagni al suo livello.
Zozulya 5,5 Gli arrivano pochi palloni e lui prova a metterci il fisico, ma contro Vidic e Jesus non è una grande scelta.
> dal 79′ Kalinic sv
Markevich 6 Il tecnico ucraino schiera una folta linea mediana contro la quale l’Inter impatta nel primo tempo. Gli va male con l’espulsione del ruvido Rotan, che aveva dimostrato parecchi segni d’irruenza nel primo tempo: la sua situazione, dopo il primo cartellino giallo, andava forse gestita meglio.
Arbitro Zwayer e assistenti 5,5 Giusto quantomeno il giallo per Zozulya, autore di una gomitata sul volto di M’Vila. Nel finale di primo tempo i nerazzurri pagano dazio con il solito rigore mancante, questa volta per un fallo di mano di Mazuch su cross di Guarin. Decisiva la scelta di espellere Rotan al 68′: in quell’occasione forse l’ucraino non meritava il secondo giallo, ma ne avrebbe meritati due nel primo tempo.
Alessandro Caltabiano