PAREGGI INTER / MILANO – Come l’anno scorso l’Inter ha cominciato a perdere punti contro squadre di bassa classifica. E già nelle prime tre giornate. Contro Torino e Palermo, che dovranno evitare la retrocessione – i rosanero, almeno come spirito ora sono messi meglio dei granata, che hanno perso molto con le cessioni di Cerci e Immobile: e giocano pure in Europa League… – la squadra di Mazzarri non ha mai dato la sensazione di poter controllare e poi vincere la partita. Dimostrando poca personalità e una marcata lentezza quindi prevedibilità nella costruzione del gioco, più o meno quanto accaduto a più riprese nella scorsa stagione, quando ottenne 15 pareggi complessivi (9 in casa e 6 fuori), di cui sei contro avversari finiti a ridosso della Serie B (vedi Cagliari e Chievo) o addirittura retrocessi come Bologna (1-1 e 2-2), Catania e Livorno. Vecchi limiti e difetti di un’Inter che è ancora lontana dall’essere una grande squadra, quella capace di vincere con le piccole e (come minimo) non perdere con le più quotate.
E per ritornare grande, questo club ha bisogno di un maggior numero di giocatori con una spiccata personalità e abituati a lottare per i massimi traguardi. Perchè con questi è difficile fare meglio.
Raffaele Amato