Inter-Atalanta e l’indimenticabile Gervasoni

Inter-Atalanta 3-4
Inter-Atalanta 3-4

INTER-ATALANTA GERVASONI / MILANO – E’ sempre triste parlare di arbitri ma oggi non possiamo fare altrimenti per un semplice motivo. O meglio dire per una semplice coincidenza. La coincidenza è che sarà ancora Andrea Gervasoni a dirigere Inter-Atalanta. Il fischietto di Mantova è quello che in pratica trasformò in una grottesca farsa la sfida tra nerazzurri ed orobici del 7 aprile 2013: sul 3-1 (Rocchi e due gol di un Alvarez particolarmente illuminato) per l’allora squadra di Stramaccioni, già in piena confusione tecnica e umana, Gervasoni si inventò (nel vero senso del verbo!) un rigore per l’undici di Colantuono per un presunto, anzi inesistente fallo di Ranocchia su Livaja o, peggio ancora, per un per un inesistente tocco di mano di Samuel.

Insomma ancora oggi non sappiamo il motivo di quel penalty, che comunque ebbe il merito o demerito, dipende dalla fede calcistica, di rovinare una partita e favorire la clamorosa rimonta dell’Atalanta (tripletta di Denis) negando sul finale anche un tiro dal dischetto grande quanto una casa sempre a Ranocchia, che si mangiò pure un gol a porta vuota. Con conseguente rissa finale che vide protagonisti Schelotto e Carmona (su tutti), il quale rifilò un rancoroso pugno all’esagitato, ma anche provocato, italoargentino.

Tale direzione mandò in bestia anche Moratti e mise una bella lapide sull’avventura di Stramaccioni, già agli sgoccioli, all’Inter. E ora, da amanti e malati di calcio ancor prima che da modesti ‘operai’ di esso, ci auguriamo che stasera sia tutt’altra partita, che Gervasoni scenda in campo non per essere il protagonista (reale, purtroppo), ruolo che spetta o dovrebbe spettare solo ai ventidue giocatori.

Raffaele Amato

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