INTER THOHIR / MILANO – A maggio 2016 il ‘Meazza’ ospiterà la finale di Champions League: “Vincerla sarebbe un sogno, nel giro di due anni vogliamo tornare nella top ten del calcio mondiale”. Così Thohir a ‘La Stampa’: “Sul campo dobbiamo dare continuità con la presenza in Europa, e stiamo andando in questa direzione. Fuori, invece, serve una forte struttura manageriale. E anche qui ho scelto le persone giuste“.
La nuova Inter ha cambiato e sta cambiando pelle, dalla società via tutti i ‘morattiani’, ultimo Cordoba: “Ma con Moratti non mi sembra ci siano problemi – sottolinea il patron nerazzurro -. Tutte le decisioni prese sono state condivise con lui e non è mai mancato il dialogo”. Dialogo che sembra esserci con Mazzarri, a cui mesi fa è stato rinnovato il contratto fino al 2016: “E’ un tecnico competente e ora abbiamo una rosa competitiva di 25 giocatori. Per questo dobbiamo fare meglio rispetto alla passata stagione”.
Thohir esclude l’arrivo di nuovi soci, “difficile perché serve stabilità e poi bisognerebbe avere visioni comuni Più facile parlare di sinergie, come con i DC United”, per poi soffermarsi sul calcio italiano, tra problemi e aspetti positivi: “La Serie A è il torneo più duro di tutti, non c’è nulla di scontato e il livello tecnico-tattico è molto alto. La ricetta per ridurre il gap con i grandi club d’Europa? Rendere il prodotto calcio più ricco in tema di diritti tv, diminuire il numero delle squadre e avere stadi adeguati alle nostre esigenze. Ero convinto ci fosse troppa burocrazia, invece ho trovato dirigenti ben disposti alla discussione. Un esempio? Mi hanno ascoltato inserendo un’altra finestra per le partite del sabato pomeriggio, quella delle 15″. Chiosa scaramantica: “Prima delle partite… prego”.
R.A.