INTER-NAPOLI / MILANO – Mazzarri ha in testa solo il Napoli, anche se corre il rischio di perdersi tra gli indisponibili. Ai quali giusto ieri si è ufficialmente aggiunto Danilo D’Ambrosio: la risonanza magnetica a cui si è sottoposto il laterale, ha evidenziato una lesione parziale del legamento mediale del ginocchio destro. Cinque-sette settimane di stop. Un altro che domenica non potrà esserci. Il tecnico proprio sulle fasce è con gli uomini contati: anche Jonathan non è al meglio, quindi fra tre giorni gli toccherà fare affidamento solo su Nagatomo e Dodò.
A centrocampo aspetta notizie su Kovacic, uscito per un affaticamento nell’ultima partita della sua Nazionale. Le condizioni del centrocampista verranno monitorate con maggiore attenzione tra oggi e domani, naturalmente non sarà la stessa Inter con e senza di lui: con lui in campo fin dal primo minuto, assodata la presenza di Medel – che col suo Cile si è rotto due denti – saranno in tre a giocarsi un solo posto: Guarin, Hernanes e M’Vila. Diversamente, senza Kovacic che comunque si accomoderebbe in panchina, i posti vacanti diventerebbero due.
A quel punto starà a Mazzarri decidere se affidarsi solo alla ‘sostanza’, oppure alla qualità che, riferendoci ai tre sopracitati, appartiene solo a Hernanes. Il quale va senz’altro recuperato e rilanciato, sia perché il suo valore resta fuori discussione sia perché è stato un investimento pesante. Concludendo l’undici del 3-5-2: in difesa Ranocchia-Vidic-Juan Jesus, davanti Palacio-Icardi. Con il giovane Bonazzoli in panchina.
Raffaele Amato